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Attualità

Il 2020 raccontato nelle ricerche sul web degli astigiani

L’Osservatorio Digitale Astigiano (ODAT) ha stilato un bilancio molto curioso: da Coronavirus a “come fare il pane?” ecco le parole che gli astigiani hanno cercato di più in rete nel 2020

A fine anno è tempo di bilanci, ma l’Osservatorio Digitale Astigiano (ODAT) ne ha stilato uno molto particolare: quello sulle parole più ricercate sul web dagli astigiani nel corso del 2020. L’ODAT è nato proprio quest’anno dalla collaborazione di un gruppo di ricercatori e studiosi astigiani di marketing digitale con la precisa volontà di condividere con la comunità i dati provenienti dall’ambito digitale sia sotto il profilo delle ricerche dirette (espresse dagli utenti) sia di quelle indirette. Analizzare i “big data” è un’attività che l’Osservatorio fa regolarmente, ma soffermarsi solo sulla provincia di Asti dà l’idea di quali siano state le esigenze, e spesso le priorità, dei cittadini in questo anno fatto di lockdown, restrizioni, domande inerenti il virus e paure per i riflessi sull’occupazione.

L’ODAT si è posto due interrogativi: quali sono state le parole più cercate dagli utenti della Provincia di Asti nei motori di ricerca durante il 2020? E quali le più frequenti domande espresse dagli utenti della Provincia di Asti, sempre nel 2020?

Le parole più ricercate dagli astigiani nel 2020

Non stupisce che la parola più ricercata sia stata “Coronavirus”, seguita da “Covid”, “Meteo” e “DPCM”. Ma dalla 5° alla 22° posizione le parole diventano sempre più eterogenee e indicative: “Zona Rossa”, “Positivi”, “Tamponi”, “Farmacia”, “Contagi”, “Scuola”, “Notizie”, “Banca”, “Delivery”, “Consegna a domicilio”, “Amazon”, “Esselunga”, “Corrieri”, “Obi”, “Affitti”, “Palio”, “Maurizio Rasero” e “Referendum”.

«Se per alcuni termini si poteva ipotizzare “la piazza d’onore”, – commentano dall’ODAT – per altri invece neanche si poteva ipotizzare un volume di ricerca così importante. Un esempio di volumi di ricerca importanti è “Maurizio Rasero”: l’attuale sindaco, durante il 2020, ha sicuramente giovato in termini di esposizione mediatica rispetto anche al suo precedente “picco” raggiunto nel giugno del 2017. Altri esempi sono i volumi che si sono generati intorno ai termini: Amazon, Esselunga e Obi più le relative parole indotte (es. corrieri ndr). Se per Amazon si tratta, benché con percentuali in netta e continua crescita (determinato anche dai valori economici che permette di generare alle PMI), di una conferma rispetto al 2019, per Esselunga e Obi il trovarsi in questa “classifica” dei termini più cercati digitalmente dagli utenti astigiani rappresenta un “premio” ai loro servizi da una parte e dall’aver avuto la possibilità di essere aperti durante i fine settimana di zona rossa». Anche il termine Farmacia è comparso per la prima volta in maniera così massiccia nella ricerca locale di Google.

Ma c’è dell’altro perché l’Osservatorio ha analizzato quali siano state le domande più frequenti espresse digitalmente dagli utenti astigiani nel 2020. Tutte le domande rispondo alla seguente ricerca: “come fare…?”

Ne viene fuori che per gli astigiani le priorità sono state cercare sul Google e altri motori di ricerca “come fare il pane?”, “come fare il tampone?”, “come fare la pizza?, “come fare l’autocertificazione?, “come fare la pasta di sale?”, “come fare domanda di reddito?”, “come fare lo Spid?” e, a sorpresa, “come fare le talee di rose?”.

Riccardo Santagati

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