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Diffamazione/ Sallusti: Procuratore, no a scorciatoie o balle
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Diffamazione/ Sallusti: Procuratore, no a scorciatoie o balle

Diffamazione/ Sallusti: Procuratore, no a scorciatoie o balle
Devo andare in carcere, questione di ore. ‘Giornale’ non sciopera


Roma, 23 nov. (TMNews)
– “A mezzanotte scade la sospensione dell’ordine di carcerazione emesso nei miei confronti dopo la condanna a dodici mesi per un reato di opinione commesso da altri ai tempi in cui dirigevo ‘Libero'”. Inizia così un editoriale sul ‘Giornale’ del direttore Alessandro Sallusti intitolato ‘Caro procuratore, no a scorciatoie e attese da tortura’.

“La politica ha avuto due mesi di tempo per rimediare a questa barbarie. Non lo ha fatto. Non pochi senatori si sono prima messi il passamontagna (voto segreto) come comuni rapinatori per confermare il carcere ai giornalisti, poi hanno versato lacrime di coccodrillo approvando un comma ad personam che salva i direttori (ma, paradosso, non me) e infine si sono arenati nelle sabbie mobili. Il nostro Senato l’unica cosa che ha provocato è uno sciopero dei giornali italiani, al quale noi non aderiamo come spiega oggi su questa pagina Vittorio Feltri. Non parliamo di Napolitano, capo della magistratura, che non ha proferito parola in tutti questi giorni dimostrando di essere quello che è, un rancoroso comunista che pensa così di prendersi una squallida rivincita sulla storia che lo ha visto sconfitto. Non sono da meno il premier Monti, campione di liberismo a parole, e la ministra Severino che evidentemente ha una coscienza che sta alla Giustizia come la mia al greco antico”.

(segue)

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