Facebook/ Utili trimestre -79%, meglio delle stime: ricavi +40%
Gli utenti attivi giornalmente su cellulari superano quelli su pc
New York, 31 gen. (TMNews) – Nell’ultimo trimestre dell’anno scorso, Facebook ha registrato un tonfo del 79% degli utili in scia all’aumento di costi e spese (+82% dopo il +64% dei tre mesi prima), ma i ricavi sono balzati del 40% grazie agli introiti da pubblicità su telefonia mobile. In entrambi i casi i numeri sono stati migliori del previsto mentre segnali incoraggianti – ma non ancora soddisfacenti – arrivano proprio dalla telefonia mobile: per la prima volta in assoluto, il numero di utenti attivi quotidianamente su smartphone ha superato quelli incollati allo schermo del pc, fattore che si è tradotto in più ricavi.
Nei tre mesi terminati lo scorso 31 dicembre, il gruppo guidato da Mark Zuckerberg ha registrato utili per 64 milioni di dollari dai 302 milioni dello stesso periodo dell’anno prima. In termini di utile per azione, il dato è passato a tre centesimi da 14 centesimi.
Al netto di voci straordinarie, il risultato è stato di 426 milioni di dollari, o 17 centesimi per azione, contro i 360 milioni dell’anno prima. Gli analisti si aspettavano un risultato più contenuto, a 15 centesimi per azione.
I ricavi hanno raggiunto quota 1,59 miliardi di dollari da 1,13 miliardi dell’ultimo trimestre del 2011. Il mercato aveva previsto un dato a 1,53 miliardi do dollari. I ricavi derivanti dalla telefonia mobile – particolarmente monitorati dagli analisti – hanno rappresentato il 23% del totale, in progesso rispetto al 14% del terzo trimestre del 2012. Negli ultimi mesi d’altra parte, il gruppo con sede a Menlo Park, in California, si è concentrato proprio sulle iniziative promozionali dedicate agli smartphone introducendo tra l’altro caratteristiche tali da permettere ai suoi inserzionisti di tracciare il comportamento degli utenti in base alla loro cronologia di navigazione sul web. Il miglioramento di questo tipo di business però non ha convinto gli analisti: quelli di JP Morgan, i più esigenti, si aspettavano un valore percentuale del 27%.
(segue)