Governo/ Grillo rilancia guida a 5 stelle e stoppa altre ipotesi
Idea esecutivo pseudotecnico lo fa infuriare.Attacco ai media
Roma, 30 mar. (TMNews) – L’unica fiducia che voteremmo è quella a un governo a 5 stelle, gli altri devono andare tutti a casa. Nel giorno delle nuove consultazioni al Quirinale, Beppe Grillo telefona a Giorgio Napolitano e non sale – come la volta scorsa – al Colle dal presidente della Repubblica ma, proprio mentre a colloquio con il capo dello Stato ci sono i capigruppo Roberta Lombardi e Vito Crimi, si fa sentire per sgombrare il campo da ogni ipotesi alternativa discussa in questi giorni nelle assemblee dei parlamentari grillini.
L’ultima volta proprio ieri mattina quando, davanti ai pochi – una trentina circa, la maggior parte sono partiti per il weekend di Pasqua – deputati e senatori riuniti nelle stanze assegnate al gruppo M5S a Montecitorio (quelle che nella scorsa legislatura erano di Fli), si è parlato dell’ipotesi di un governo che Crimi ha definito “pseudo-tecnico”, ovvero guidato da una persona fuori dai partiti. Al Quirinale “dovrebbero darci una rosa di nomi”, spiega il presidente dei senatori grillini, e “se sono fuori dai partiti” il Movimento valuterà, come assicura Roberto Fico, al termine della riunione: “A quel punto ne discuteremo confrontandoci anche con la Rete”, assicura Roberto Fico che comunque rimane dell’idea che “per l’interesse del paese sarebbe giusto dare a noi l’incarico”.
Tuttavia, anche solo l’ipotesi di una linea diversa dal no a qualsiasi tipo di governo che non sia a 5 stelle e l’insistenza con cui nei talk show politici e sui siti internet comincia a rimbalzare quel termine “pseudo-tecnico” usato da Crimi nella riunione con i parlamentari, fa andare Grillo su tutte le furie. Proprio mentre Crimi e Lombardi sono da Napolitano, il comico genovese prima telefona a SkyTg24 per “smentire categoricamente” di aver parlato di governo “pseudo-tecnico”. Il contenuto della chiamata lo riferisce Paola Saluzzi in diretta.
“L’unica proposta in piedi – fa sapere Grillo – è un governo a guida 5 stelle”. La proposta la rilanciano anche i capigruppo al termine della consultazione con il capo dello Stato anche se, ai giornalisti che gli domandano quale personalità del Movimento Napolitano dovrebbe eventualmente incaricare, Crimi risponde: “Se il Presidente dovesse dare a noi l’incarico di fare le consultazioni noi forniremmo in poco tempo un nome. Qui non sono stati fatti nomi di candidati premier”.
Un cronista gli domanda anche come mai non fosse stato lui a smentire l’ipotesi che tra i cinque stelle si fosse ragionato anche di un esecutivo “pseudo-tecnico” e Crimi replica: “Alle tre stavamo venendo qui al Quirinale, non c’era il tempo per fare una smentita e poi non avevo niente da smentire. Verrebbe da capire o da chiedere quale riunione avete ascoltato. Probabilmente non avete ascoltato la prima parte della frase in cui dicevo che non avremmo dato la fiducia a uno pseudo-tecnico”. Proprio la domanda di quel cronista viene presa di mira da Grillo che si collega dopo pochi minuti al telefono con la Cosa e dice: “Quella voce lì la conosco, è di un povero ragazzo frustrato che deve dire che ha sentito una cosa che non ha sentito per 10 euro a pezzo. E’ uno sfruttato, si tratta di apprendisti giornalisti”. Per il comico genovese “la casta dei giornalisti è peggio di quella dei politici: i politici li capisco, hanno una paura fottuta, i giornalisti cominciano ad averla e hanno ben ragione ad averla” perché “i giornali di carta scompariranno, la rete ingloberà tutto questo sistema medievale di fare informazione. Noi toglieremo i finanziamenti diretti e indiretti”.