Ruby/ Marina Berlusconi: Processo farsa, mio padre è assediato
Lo si vuole colpire nella diginità, si fa male al Paese
Roma, 15 mag. (TMNews) – “Quello Ruby non è un processo, è una farsa che non doveva neppure cominciare. Le presunte vittime negano, o addirittura accusano l`accusa. I testimoni dei presunti misfatti non ne sanno nulla. Di prove neppure l`ombra”. Lo sostiene Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e di Mondadori, in una intervista che il settimanale Panorama pubblicherà nel numero in edicola da domani.
Hanno lavorato per anni, hanno accumulato lo sproposito di 150 mila intercettazioni, hanno raccolto quintali di verbali, hanno vivisezionato in modo morboso e vergognoso la vita di mio padre e tutto per realizzare non un processo, ma una fiction agghiacciante ad uso e consumo di media molto compiacenti. Certi interrogatori, nella loro sconcertante insistenza, facevano pensare ben più al voyeurismo che alla ricerca della verità.
Finirà tutto in una bolla di sapone, come sempre, ma all`associazione della gogna non importa nulla di come andrà a finire, interessa solo la condanna mediatica. E, quando il teorema dell`accusa crollerà, quale interdizione dovrebbe essere chiesta per coloro che hanno costruito questa montatura infernale?
Marina Berlusconi parla di “un attacco concentrico. Un assedio.
L`obiettivo è chiaro: colpire una volta di più mio padre, come politico, come imprenditore, ma anche nella sua dignità di uomo.
E, una volta di più, per colpire Silvio Berlusconi non si fermano neppure davanti al rischio di fare danni gravi, molto gravi, all`intero Paese”.