Cerca
Close this search box.
Ricercatrice Enea e prefetto Lecce vincitrici premio Pavoncella
Altro

Ricercatrice Enea e prefetto Lecce vincitrici premio Pavoncella

Ricercatrice Enea e prefetto Lecce vincitrici premio Pavoncella
La manifestazione a Sabaudia il 15 giugno. La giuria presieduta da Rosella Sensi e composta da giornaliste


Roma, 16 mag. (TMNews)
– Il prefetto di Lecce Giuliana Perrotta, la ricercatrice dell`Enea Lucia Mosiello e la fondatrice di Casa Africa Gemma Vecchio. Sono questi alcuni dei nomi scelti per l’assegnazione del premio “Pavoncella alla creatività femminile”, la cui manifestazione si terrà il 15 giugno a Sabaudia nell’Auditorium Parco del Circeo.

I volti delle altre donne premiate saranno rivelati la prossima settimana dalla giuria, presieduta da Rosella Sensi e costituita da giornaliste, scrittrici, docenti e alte funzionarie: Emilia Costantini, Maria Corbi; Velia Iacovino; Maria Cuffaro, Romana Fabrizi; Isabella Di Chio; Giulietta Rovera, Rossella Santojanni; Alessia Cellitti; Francesca Terranova e Grazia Salvatori.

Il “Pavoncella” ideato e organizzato da Francesca d`Oriano, è destinato alle donne che rappresentano l`eccellenza in vari settori, narrativa, saggistica, imprenditoria, ricerca scientifica, arte, sport e istituzioni. Donne straordinarie che sono riuscite a dare un contributo prezioso alla società con il loro instancabile impegno, la loro professionalità, intelligenza, generosità.

Donne, appunto, come il prefetto di Lecce Giuliana Perrotta, in prima linea da 30 anni all`interno delle istituzioni, una vera lady di ferro che ha saputo assumersi con coraggio, determinazione e passione impegni delicati come quando è stata chiamata ad amministrare Comuni in odor di camorra e `ndrangheta.

Donne come Lucia Mosiello, primo ricercatore presso l`Unità Tecnica “Sviluppo Sostenibile ed Innovazione del sistema agro-industriale” dell`Enea, alla quale si deve la scoperta, eccezionale, del prototipo di un biosensore in grado di identificare, in pochi minuti la presenza di tossine dannose per la salute che possono svilupparsi in alcuni alimenti (quali cereali, cacao, caffè) durante il trasporto e la loro conservazione.

Donne come Gemma Vecchio, alla quale è stato assegnato il riconoscimento per l` Imprenditoria Femminile, per aver fondato l`Associazione Onlus Casa Africa, nata per aiutare i rifugiati e che svolge anche il ruolo importantissimo di informare sui rischi delle traversate, di formare gli immigrati e di contribuire allo sminamento dei territori africani. Ma che la giuria ha voluto premiare anche per il suo impegno di volontaria all`ospedale San Filippo Neri di Roma, dove alle donne che si sottopongono a chemioterapia insegna a indossare i magnifici turbanti africani che lei stessa realizza.

Sette le sezioni del premio: imprenditoria, ricerca scientifica, creatività artistica, narrativa italiana, opera prima, saggistica, sport (voluta e patrocinata dall`Istituto per il Credito Sportivo). Ad esse quest`anno si è andato ad aggiungere il riconoscimento speciale alla donna che meglio ha rappresentato lo stato e le istituzioni e a una giornalista straniera impegnata sul campo a dar voce alle donne che vivono nelle zone di guerra, che sono vittime di sopraffazione, violenze abusi, che vedono negati i loro diritti fondamentali. Due iniziative attraverso le quali il `Pavoncella`, alla sua seconda edizione, si prefigge di dare impulso a nuove, feconde sinergie al femminile.

Il premio è patrocinato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, dall`Istituto per il Credito Sportivo, dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Latina, dal Comune di Sabaudia e dal Parco Nazionale del Circeo.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale