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Alternanza scuola lavoro: molti punti deboli secondo gli studenti
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Alternanza scuola lavoro: molti punti deboli secondo gli studenti

Ecco cosa hanno risposto alcuni studenti a riguardo del progetto scuola-lavoro. «Io penso che la scuola-lavoro sia un ottimo inizio per il nostro futuro nell’approccio del lavoro, dato che molte aziende

Ecco cosa hanno risposto alcuni studenti a riguardo del progetto scuola-lavoro.

«Io penso che la scuola-lavoro sia un ottimo inizio per il nostro futuro nell’approccio del lavoro, dato che molte aziende e posti di lavoro richiedono anche una pratica e una minima esperienza nei vari ambiti di studi da noi prescelti. La scuola creando questo percorso da noi seguito ci può dare le istruzioni necessarie ad avere un miglioramento delle nostre capacità. Sono contenta perché ci permette di capire come sarà il mondo del lavoro e ci da un’idea sul come approcciarci a esso.»

«L’alternanza scuola-lavoro è un progetto che potrebbe avere un senso se venisse attuato in modo corretto. Ad esempio per gli istituti professionali e tecnici, potrebbe andare bene qualcosa che tende all’economia o alla ragioneria, ma non per il classico e gli altri licei; questi dovrebbero seguire il piano di studi scelto dagli alunni, per aiutarli a crescere, anziché creare disordine mentale.»

«Dal mio punto di vista è una grande occasione, quasi un privilegio: abbiamo la possibilità di toccare con mano e sperimentare sulla nostra pelle la realtà del mondo del lavoro. Può essere anche un valido aiuto nella scelta del percorso da compiere dopo gli studi. Non sprechiamo questa opportunità!»

«L’alternanza è un meccanismo molto più subdolo dello sfruttamento minorile, che agisce a un livello più profondo. Allontana dalla dimensione umana e concreta dello studio, l’unica in grado di fornire un apparato critico e una coscienza, e sbalza in una di straniamento e istupidimento. E lo fa con un pretesto formativo. Lo sfruttamento del lavoro minorile lo individuiamo subito come qualcosa di criminale. L’alternanza è forse qualcosa di ancora peggiore, ed è presentata in modo che i più non se ne rendano conto. Lo sfruttamento minorile è praticato da chi vuole semplicemente arricchirsi: il fatto che faccia del male è una conseguenza. L’alternanza è direttamente e propriamente concepita per fare del male.»

Risulta quindi, anche da altri pareri, che, nonostante i buoni propositi di partenza di questo progetto, si sia giunti a uno stato di caos totale. Stiamo parlando, per esempio, delle ore sottratte allo studio o della non completa competenza delle aziende nell’organizzare un piano di lavoro per i ragazzi. Si deduce dunque un’inefficace organizzazione del progetto, presentato a metà anno in modo confusionale e con mancate informazioni a riguardo. Ecco perché la maggior parte di loro ne è scontenta, soprattutto per l’organizzazione così frettolosa e caotica. Mille progetti, mille idee, ma nessuna certezza.

Sara Omegna

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