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Elly Schlein ad Asti: «Ridiamo un’identità chiara al Pd»

È in corsa per la segreteria nazionale del Partito Democratico – Ecco la sua ricetta per rilanciare il partito

Tappa astigiana, sabato pomeriggio, per la deputata Elly Schlein in corsa per la segreteria nazionale del Partito Democratico. Schlein è stata anche a Cuneo, Alessandria e Torino in un tour piemontese sui territori dove ha potuto toccare con mano le tante criticità, economiche, infrastrutturali e sociali, che pesano sull’economia e incidono, in maniera negativa, sulla qualità della vita dei residenti.

Come avvenuto ad Asti dove Elly Schlein è stata accolta al Diavolo Rosso dai suoi sostenitori e da molti simpatizzanti. Accompagnata dall’onorevole Dem Chiara Gribaudo, responsabile comitato per Elly Schlein, la candidata alla segreteria ha parlato con numerosi esponenti astigiani del partito tra cui il consigliere comunale ed esponente della segreteria regionale, Michele Miravalle, il sindaco di Moasca Andrea Ghignone e il segretario provinciale del Pd uscente Riccardo Fassone.
Ad accogliere Schlein un gruppo di Oss della Casa di Riposo “Città di Asti”. Le dipendenti hanno raccontato le ultime vicende che hanno portato alla chiusura della struttura e chiesto aiuto alla candidata. Schlein ha assicurato che presenterà un’interrogazione parlamentare al Ministro dello Sviluppo Economico per chiedere che si intervenga sul caso astigiano.

Ai giornalisti che le hanno chiesto il motivo della sua candidatura alla segreteria nazionale, Elly Schlein ha risposto: «Sentiamo l’esigenza di ridare un’identità chiara a questo partito senza il quale non si può costruire un’alternativa alle destre che oggi governano il Paese. Sentiamo l’esigenza di ricucire le fratture che si sono prodotte in questi anni quando tante persone non si sono più sentite rappresentate. Siamo qui per rimettere al centro la credibilità sul contrasto al precariato, – ha aggiunto – sulla questione delle diseguaglianze; quindi più sanità pubblica, più istruzione pubblica, tutto ciò che purtroppo questo governo sta non solo dimenticando, ma nel dimenticarlo vuol dire che si tagliano i servizi ai cittadini. Poi c’è la questione climatica, un grande rimosso della classe dirigente di questo Paese. Le nuove generazioni ci chiamano a una grande responsabilità perché stiamo rendendo il pianeta inabitabile. Serve un Pd coraggioso, che riesca a fare questa battaglia, non accettando il “greenwashing”, ma cercando davvero di accompagnare tutta la società in una conversione ecologica che può essere anche un’opportunità di buone imprese e di lavoro di qualità».

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