Palio 1972: debutta nelle vesti di Capitano Romano Coppellotti, sostituto di Pasetti. In 14 al via. Vince Santa Maria Nuova con il fantino di riserva Luigi Sassano, chiamato a rimpiazzare
Palio 1972: debutta nelle vesti di Capitano Romano Coppellotti, sostituto di Pasetti. In 14 al via. Vince Santa Maria Nuova con il fantino di riserva Luigi Sassano, chiamato a rimpiazzare linfortunato Lo Bue. Polemiche a non finire: Simonazzi entra in pista, in borghese, e trattiene due cavalli alla mossa della seconda batteria. In finale non limpidissimo il comportamento di Magari (San Rocco), che sbaglia a contare le tornate e frena con un giro danticipo.
Batterie: due, ognuna di tre giri, i primi tre in finale.
Partenza: col canapo.
Capitano: Romano Coppellotti.
Magistrati: Mario Quirico e Bruno Brunetto.
Mossiere: Alberto Castellani (Roma).
Maestro: Silvio Ciuccetti.
Prima batteria, dallo steccato: San Paolo (Alfredo Perraro su Tom Jones); Santa Maria Nuova (Gaetano Lo Bue su Tornado, vero nome Gay Timex); Cattedrale (Pasqualino Finotto su Gimmy II, vero nome Guastafeste); San Martino San Rocco (Renato Magari su Pandora, vero nome Poupouche); Tanaro Trincere Torrazzo (Nino Manca su Tormento, vero nome Risque Net); Costigliole (Sergio Ruiu su Spingarda); San Silvestro (Antonio Pigliaru su Folgore, vero nome Accattone). Al via dato da Castellani scattano prepotentemente in quattro, mentre San Paolo, nonostante lottimo purosangue, si fa sorprendere e resta lì. Brutta partenza per Tanaro e San Silvestro. A contendersi i tre posti in finale sono Costigliole, Cattedrale, Santa Maria Nuova e San Martino San Rocco. Volano nerbate tra Ruiu (Costigliole) e Lo Bue (Santa Maria Nuova). Ad avere la peggio è questultimo che cade malamente e sinfortuna. Prende la testa la Cattedrale, che pare dominare. Ma nellultimo giro il giovane fantino biancazzurro urta lo steccato e cade. Il cavallo del Duomo viene infilato dallaltro scosso, quello di Santa Maria Nuova, oltrechè da Costigliole e San Martino San Rocco, che si classificano in questordine e accedono alla finale.
Seconda batteria, dallo steccato: San Lazzaro (Osvaldo Santucho su Swarty); Don Bosco Viatosto (Giorgio Revello su Via col Vento, vero nome Via Veneto, primo nel 1971); Torretta Nostra Signora di Lourdes (Octavio Tiengo su Latidiir, vero nome Il Piccoletto); Canelli (Angelo Garbarino su Spumantino, vero nome Salbego); Nizza (Alessandro Ponchione su Barberina); San Secondo (Lorenzo Viarengo su Vinnasca) e San Pietro (Giuseppe Bocchio su Lass mi stè).
Il Palio si incendia. Alla partenza la cavalla di San Pietro batte nel canapo e scarica Bocchio. Cade subito anche la Torretta. Per le terre nel secondo giro anche Don Bosco e Canelli. Gli altri completano i tre giri, ma la partenza verrà annullata. Tutto da rifare. Canelli perde anche il fantino di riserva e correrà con Pigliaru, montato dufficio in extremis. Cavalli di nuovo al canapo. Il fantino di San Pietro vola ancora e per fare annullare la partenza Ettore Simonazzi si scaglia in pista e trattiene sia la cavalla scossa rossoverde (di sua proprietà) che il purosangue di San Secondo, ma Castellani convalida il via. Dei cinque partiti si ritira Don Bosco. San Lazzaro va in teta e ci resta per tutti i tre giri, tagliando il traguardo davanti a Nizza e Canelli. Torretta staccatissima. In finale San Lazzaro, Nizza e Canelli.
Finale, dallo steccato: San Martino San Rocco (Magari), San Lazzaro (Santucho), Canelli (Pigliaru), Santa Maria Nuova (Sassano, al posto di Lo Bue), Nizza (Ponchione) e Costigliole (Ruiu). I tre Comuni mai in lotta per vincere. San Lazzaro parte davanti, ma al secondo giro vine superato da San Martino San Rocco. Magari completa il secondo giro poi rallenta (dirà poi di essere convinto di averne fatti tre) e Santucho lo passa. Da dietro rinviene fortissimo Santa Maria Nuova, che supera San Rocco e nellultimo rettilineo anche San Lazzaro. Vince la Signora, davanti (nellordine) a San Lazzaro, San Martino San Rocco, Canelli, Costigliole e Nizza.
Massimo Elia