Non sono passati che pochi giorni dall’annuncio dell’Asp sull’avventura riattivazione delle casette dell’acqua nei quartieri Praia, Torretta e corso Alba, in aggiunta al punto di erogazione di piazza del Palio, mai sospeso, che sono emerse le prime criticità.
A raccontarlo al nostro giornale alcuni lettori e cittadini che ieri, venerdì, hanno tentato senza successo di fare rifornimento di acqua potabile dalla casetta di piazzale Manina, quartiere Torretta, una delle più utilizzate anche da chi risiede nelle frazioni a ovest di Asti. Un tentativo non riuscito dal momento che la casetta non funzionava.
«Abbiamo provato al mattino, poi al pomeriggio, ma niente da fare nonostante l’annuncio dell’Asp che diceva di aver riattivato l’erogazione dell’acqua in tutte le casette rimaste “spente” per mesi – racconta amareggiata una lettrice che abita in frazione – Per mesi io e mio marito abbiamo usato la casetta di piazza del Palio, l’unica operativa, ma di certo non proprio agevole per una donna sola, specie la sera. Pensavamo che finalmente fosse tutto risolto, invece ci sono ancora disservizi. Probabilmente l’Asp non ci guadagna granché con questo servizio e l’ha appaltato a terzi, senza preoccuparsi molto di monitorare il suo funzionamento».
Venerdì pomeriggio, alle 18,30, siamo andati in piazzale Manina per verificare quanto raccontato dalla nostra lettrice e, in effetti, la casetta dell’acqua era spenta. «Peccato perché è un servizio su cui bisognerebbe investire di più, sia per limitare i costi a carico delle famiglie, sia perché le casette dell’acqua in altri Comuni sono davvero sostenute dalle amministrazioni cittadine. Ad Asti pare che questo non avvenga».
Da piazzale Manina siamo poi andati in piazzale Doglio (quartiere di corso Alba) e in via Monti (Praia) dove abbiamo trovate le casette operative, anche se quella di corso Alba aveva un problema sul display dell’erogatore dell’acqua frizzante.
Solo mercoledì l’Asp, annunciando la riattivazione di tutte le casette, aveva ricordato la loro piena funzionalità tra le 7 e le 22 con una costo di 5 centesimi al litro a cui si aggiunge, nel caso, il costo della tessera di 5 euro una tantum. «Scegliere di usare questo servizio – ha rimarcato l’Asp – significa poter bere acqua di ottima qualità, spendere meno rispetto all’acquisto delle bottiglie di plastica e agire in modo ecosostenibile, a favore dell’ambiente, perché possono essere utilizzate le bottiglie di vetro diminuendo la produzione di rifiuti plastici».
Ma, come appreso pochi giorni fa, la gestione delle casette dell’acqua non è più in capo alla multiutility di cui il Comune di Asti detiene il 55% delle azioni, ma alla società PierH2O a cui bisogna rivolgersi per segnalare eventuali malfunzionamenti chiamando il numero verde 0171.401872.
«Con la precedente gestione delle casette il servizio di assistenza e intervento è sempre stato molto tempestivo nel risolvere i problemi – conclude la nostra lettrice – Speriamo che avvenga lo stesso anche con questi nuovi gestori perché obbligarci a raggiungere piazza del Palio per usare la casetta ci costringe a percorrere molta più strada in auto, un controsenso rispetto alle politiche ambientali su cui si basa questo progetto. Ma comunque, alla fine, il non funzionamento delle casette rischia di far passare la voglia di utilizzare il servizio con il pericolo, per chi ci crede davvero alla sua utilità, che venga definitivamente chiuso».
[nella foto, scattata venerdì pomeriggio, la casetta dell’acqua della Torretta]
2 risposte
È stato più facile portare l’acqua nei resort a 5 stelle che in p.zza Manina… i poveri non interessano a nessuno se non quando è tempo di elezioni!
È stato più facile portare l’acqua alle ‘CATTEDRALI’ in Valleandona… che in p.zza Manina! Perché?