Interrogazione di Carcione sul mammografo
Botta e risposta su tema sanitario, con relativo commento dei diretti interessati, a seguito di un’interrogazione del consigliere di minoranza Maurizio Carcione del progetto Polis. Oggetto della richiesta all’amministrazione guidata dal sindaco Simone Nosenzo è quello di conoscere le iniziative in merito al macchinario per esami mammografici, guasto dal luglio dello scorso anno, al presidio Santo Spirito di piazza Garibaldi a Nizza.
Nessuna mammografia in città
L’impossibilità di effettuare questo tipo di visita all’ombra del “Campanòn” costringe le utenti a raggiungere il Cardinal Massaia di Asti, con prevedibili conseguenze sul fronte della distanza da percorrere e i tempi di attesa. Carcione per l’interrogazione ha richiesto una risposta scritta, che è puntualmente arrivata, senza però soddisfarlo. Spiega: «Quanto mi è stato recapitato è una stringata lettera del sindaco Nosenzo, a cui è stata allegata una comunicazione dell’ASL Asti». Oltre alle modalità, il Consigliere contesta il contenuto della replica: «Il commissario dell’azienda sanitaria non nega la necessità del mammografo. Aggiunge però che se ne potrà prevedere l’acquisto per il 2020, e si tratterà degli esami svolti all’interno del futuro presidio Valle Belbo».
Replica non accettabile per il consigliere
Carcione chiarisce di non trovare accettabile la replica ottenuta dal primo cittadino nicese: «La mammografia è uno di quegli esami che possono permettere di salvare delle vite. Il presidio sanitario Santo Spirito, così come quella che sarà la struttura in regione Boidi, continuano a venire depauperati pezzo dopo pezzo. Pretendere di considerare secondaria la prevenzione, come in questo caso gli esami mammografici, è del tutto sbagliato». Secondo Sergio Perazzo, collega all’interno del gruppo Polis, l’assenza di mammografo al presidio nicese è conseguenza delle scelte regionali: «Avere un solo ospedale in tutta la provincia di Asti è di fatto insufficiente e penalizza gravemente il nostro territorio».
Arenato il percorso di sostituzione
A rimandare il mittente le accuse di non occuparsi della questione sanitaria è però il sindaco Simone Nosenzo: «Alla rottura del mammografo nel luglio dello scorso anno, subito feci un intervento in ASL chiedendone conto. Purtroppo il percorso di sostituzione si è arenato, trovandosi di fronte agli imponenti costi di questo tipo di attrezzatura». Il primo cittadino nicese riepiloga la vicenda dei mammografi presenti sul territorio provinciale, con la cessazione di funzionamento, a breve distanza nel tempo, sia dello strumento in dotazione al Cardinal Massaia che di quello destinato al Santo Spirito. Gli esami nel capoluogo di provincia sarebbero ora possibili grazie a un acquisto a cura della Fondazione C.R. Asti. Conclude Nosenzo: «Sul tema dell’importanza della prevenzione, siamo sostanzialmente d’accordo con il Progetto Polis. Mentre in merito alle utenti dell’esame, mi spiace che sia sorta questa scomodità, che le costringe a recarsi fino ad Asti».