Nei giorni scorsi si è svolta in Municipio la consegna delle borse di studio alla memoria dell’ingegnere Rodolfo Debenedetti.
I riconoscimenti sono stati istituiti nel 1988 a seguito di una donazione al Comune di Asti da parte dell’ingegnere e della moglie Pierina Fumel. A contribuire successivamente la famiglia Debenedetti, nella persona di Franco Debenedetti, figlio del promotore.
Si tratta, nello specifico, di due borse di studio annuali da assegnare a studenti, uno del liceo classico Alfieri e uno del liceo scientifico Vercelli, che si sono particolarmente distinti nel conseguimento del diploma.
A vincere le borse di studio, da mille euro ciascuna, nell’anno scolastico 2019/2020 sono stati Emilia Bezzo (liceo classico) e Daniele Gagliardi (liceo scientifico).
La consegna
Ad intervenire alla cerimonia, tra gli altri, il sindaco Maurizio Rasero e il dirigente comunale Roberto Giolito; in collegamento on line l’assessore all’Istruzione Elisa Pietragalla, il professor Andrea Varaldo del liceo classico Vittorio Alfieri, la dirigente del liceo scientifico Vercelli Cristina Trotta e, in contatto telefonico, la professoressa Maria De Benedetti, in rappresentanza della famiglia promotrice del riconoscimento.
Attraverso la piattaforma online hanno potuto collegarsi i genitori degli studenti premiati che hanno così condiviso, anche se a distanza, l’importante traguardo raggiunto dai figli.
Il saluto di Maria De Benedetti
Maria De Benedetti ha voluto salutare telefonicamente i giovani vincitori con parole di stimolo ad essere soggetti attivi nella società, lasciando loro il seguente messaggio: «Giovani del nostro tempo? Sì, ci siete anche voi. E grazie a voi possiamo continuare a sperare. Non abbiate paura del mandato che vi affidiamo: abbiate fiducia nelle risorse di cui siete già testimoni».
Il sindaco Rasero e l’assessore Pietragalla si sono congratulati vivamente con i due studenti vincitori, augurando loro di poter continuare il percorso di crescita verso obiettivi sempre più importanti. Il tutto nella convinzione «che i giovani talenti possano dare un apporto decisivo al cambiamento della società».