Porta una forte impronta astigiana la recentissima nomina alla guida del Gruppo Turismo e Cultura dell’Unione Industriali di Torino. Nomina che riguarda Stefano Cornaglia, di Albugnano, figlio di Carlo, l’ingegnere scrittore satirico e di Maria Pia, ora in pensione, per anni professoressa alla scuola media di Castelnuovo Don Bosco.
Il gruppo che Stefano Cornaglia va a dirigere, è nato in occasione delle Olimpiadi del 2006 con il nome di Gruppo Turistico e Alberghiero, cambiato poi in Gruppo Turismo e Cultura per sottolineare una rinnovata rappresentatività in ordine ad inclusività e potenziamento dell’offerta turistica del territorio.
Ne fanno parte circa 70 imprese per un totale di 2700 addetti: operatori dell’accoglienza e della ricettività, l’aeroporto di Torino Caselle, le agenzie di viaggio, i tour operator, le imprese che gestiscono gli impianti a fune in montagna e, più in generale, tutte quelle imprese che svolgono attività inerenti attrattività turistiche. Con il completamento di quelle che operano in ambito culturale per arricchire il panorama delle proposte.
E di turismo Stefano Cornaglia se ne intende: è senior manager con oltre 20 anni di esperienza maturata nei ruoli di responsabilità in ambito marketing, comunicazione, Crm, organizzazione aziendale change management, qualità e gestione di sviluppo business.
La sua carriera è iniziata nel 1997 con il suo ingresso in Francorosso; è poi passato in Alpitour a seguito della fusione avvenuta nei primi Anni Duemila. Nel novembre 2016 ha partecipato alla costituzione della Divisione Alpitour Incoming assumendone poi il ruolo di chief operations officer. Dopo la crisi pandemica, Cornaglia ha guidato la ripartenza e un forte sviluppo del business intensificando le sinergie con le altre divisioni incoming del Gruppo Alpitour e assumento il ruolo di Business Development Director Incoming Italia.
Alla sua nomina in seno all’Unione Industriali ha commentato: «Essere nominato presidente del Gruppo Turismo e Cultura dell’Unione Industriali Torino rappresenta per me un onore e motivo di orgoglio. Il mio auspicio ed il proposito che ho condiviso con i soci è di lavorare insieme per far emergere tutte le potenzialità del territorio in termini di attrattività turistica. Sono profondamente convinto che, agendo in una logica di filiera, e cioè in stretta sinergia e collaborazione tra operatori della ricettività e del turismo ed operatori che rappresentano l’offerta culturale di Torino, più incisivo ed efficace potrà essere il ruolo della nostra Associazione nella promozione delle ricchezze del territorio, nella valorizzazione della nostra esperienza, nella proposta di una nuova vision in dialogo con le Istituzioni».
