Da un lato, la rappresentanza studentesca. Dallaltro, lo sviluppo e la promozione di tutto ciò che è cittadinanza attiva, grazie ad un ponte tra il mondo degli studenti e quello
Da un lato, la rappresentanza studentesca. Dallaltro, lo sviluppo e la promozione di tutto ciò che è cittadinanza attiva, grazie ad un ponte tra il mondo degli studenti e quello istituzionale. Si può riassumere così la mission della Consulta Provinciale degli Studenti, di cui sono stati eletti di recente i nuovi componenti, in totale 18. Organismo di rappresentanza degli allievi delle scuole superiori, istituito a livello nazionale nel 1996 in ogni provincia dItalia, è composta da due rappresentanti per ogni scuola, nel cui ambito vengono eletti dai compagni in apposite liste elettorali. Dopo la prima riunione, che si è tenuta per la presentazione della neo Consulta, questultima si riunirà almeno una volta al mese, nella Sala riunioni dellUfficio scolastico provinciale. Il prossimo appuntamento è fissato per il 18 novembre, quando si rifletterà sulle iniziative da mettere in campo.
«Il compito di questi ragazzi spiega Martina Gado, docente referente della Consulta sarà quello di fare proposte e segnalare eventuali problematiche e criticità, sviluppando attività di promozione e progettazione degli studenti. Questanno, tra laltro, dovranno lavorare su un progetto nazionale dal nome Consultazione vinto, tra le scuole della Regione Piemonte, nellambito di un bando ministeriale, per cui si sono ottenuti dei finanziamenti. Nello specifico, largomento da affrontare sarà quello della legalità. Al riguardo, si farà anche un gemellaggio con Biella. Unaltra iniziativa su cui si puntare sarà la Carta degli studenti, con cui questi ultimi potranno beneficiare di sconti nei negozi aderenti».
In merito alla neo consulta, il professor Ennio Nebiolo, insegnante di Fisica allistituto Artom, segnala una curiosità: «Nonostante la nostra scuola sia frequentata per lo più da ragazzi, sbancano le quote rosa. Tantè che nella Consulta sono state elette due ragazze, mentre nel Consiglio di Istituto tre dei quattro rappresentanti sono studentesse».
Al riguardo, Noemi Giraudi, segretaria della Consulta e già rappresentante dIstituto, dichiara: «Penso che la figura femminile possa apparire più affidabile. Forse, inoltre, è stata più efficace la presentazione fatta da noi ragazze. Abbiamo deciso di entrare in Consulta perché la scuola siamo noi e perciò dobbiamo interessarcene in prima persona. La nostra presenza potrebbe anche costituire una svolta, così da fare arrivare in futuro più ragazze allArtom, sgretolando un po il luogo comune che sia una scuola a prevalenza maschile. Quanto ai progetti nellambito della Consulta, ci piacerebbe riprendere lidea della carta dello studente, rivisitandola ed estendendola a tutta la provincia».
Ancora in merito alle quote rosa, Fabiana Conti, una delle rappresentanti dIstituto, aggiunge: «Cercherò di impegnarmi il più possibile per migliorare ulteriormente la scuola».
Manuela Zoccola