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Attualità

Alle elementari di Asti in arrivo la mensa “self-service”

E’ una delle novità previste prima di Natale in tutti i plessi scolastici delle primarie di primo grado – Si inizia lunedì con la Buonarroti (alla Martiri)

Da lunedì alla Buonarroti ospitata alla media Martiri

Sono tante le novità che riguardano le mense scolastiche in funzione da lunedì 16 settembre.

Il servizio ricomincia dopo un anno incerto a causa della nota vicenda sull’affidamento dello stesso alla ditta Vivenda Spa da parte del Comune, a seguito di una gara, ma bloccato da un ricorso al TAR presentato dei precedenti gestori Dussmann srl e Camst, poi terminato con una sentenza in favore dei ricorrenti. Da lunedì sarà proprio il raggruppamento temporaneo di imprese Camst s.c.a.r.l e Dussmann service s.r.l. ad occuparsi della gestione delle mense, come già avvenuto in attesa della sentenza del TAR, ma con una serie di novità che riguardano la distribuzione dei piatti, la scelta delle materie prime, i controlli e altri aspetti più amministrativi.

Tutto ciò nell’attesa di sapere se Vivenda Spa, che per gestire il servizio mensa nelle scuole di Asti aveva allestito e inaugurato un nuovo centro cottura, deciderà di ricorrere al Consiglio di Stato.

Il “self-service” si estende

Tra le varie novità c’è l’introduzione anche nelle scuole elementari del servizio a “self-service” con la posa di specifici banconi. Lunedì saranno i bambini della scuola primaria Buonarroti di terza, quarta e quinta, ospitati alla media Martiri, ad avviare la sperimentazione che prima di Natale dovrebbe essere estesa su tutte le altri scuole elementari. I bambini, come già avviene nelle medie con il servizio mensa, non saranno più serviti al tavolo, ma con un vassoio si recheranno al banco self-service per ricevere dagli addetti le pietanze del giorno. Toccherà agli incaricati distribuire nei vassoi le pietanze tenendo conto delle variazioni di menu in base a eventuali allergie, ma in questo caso i piatti verranno indicati con il nome del bambino dal centro cottura. «Il servizio è già attivo alle scuole medie – spiega Antonio Palmariello funzionario dell’ufficio mensa comunale – e l’intenzione è di estenderlo anche alle elementari. I banconi self-service, che dovrebbero snellire i tempi della somministrazione e facilitare il lavoro di tutti, non saranno subito operativi, ma solo per i bambini della Buonarroti ospitati alla media Martiri, dove c’è già il servizio. I banconi sono composti da un elemento caldo, uno refrigerato, uno neutro e lo scorri-vassoio. Entro Natale confidiamo inoltre di concludere i lavori di insonorizzazione dei locali mensa alla Rio Crosio, Baracca e San Domenico Savio».

I controlli sul cibo

Molto importante sarà la fase di monitoraggio e verifica della qualità/quantità dei cibi serviti. «Restano le commissioni mense dei genitori – continua Palmariello – poi ci saranno gli incaricati del Sian (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) e il Comune intende affidare una serie di controlli a una società specializzata in esami di laboratorio e analisi microbiologiche». I soldi per avviare questi controlli in più dovrebbero essere recuperati a bilancio grazie ai margini di guadagno tra il costo effettivo del pasto, che ammonta a 4,85 euro, e l’importo pagato dalle famiglie nella fascia ISEE più alta.

Le tariffe e i pagamenti

Per quest’anno le tariffe pagate dalle famiglie resteranno uguali, ma dal prossimo anno scolastico diminuiranno con sconti in percentuale a seconda delle fasce di reddito. I pagamenti della mense continueranno ad essere effettuati con i metodi già previsti lo scorso anno compreso il sito internet e con le credenziali già attive. «Dal prossimo anno scolastico – continua Palmariello – saranno le ditte che si aggiudicano l’appalto a dover predisporre anche un apposito sito per l’iscrizione degli studenti al servizio, oggi di competenza del Comune, e un ufficio assistenza per chi non potesse utilizzare il computer».

I prodotti della mensa

Tante le novità sui prodotti serviti in mensa, come il pane biologico che sarà prodotto e confezionato a Canelli e Mombercelli con sfarinati di origine italiana e che verrà somministrato tutti i giorni di mensa mentre due volte al mese sarà fornito il pane integrale biologico.

La carne di bovini di razza piemontese sarà quella prodotta da un’azienda di Cossano Belbo che aderisce al Consorzio COALVI (Consorzio di Tutela della Razza Piemontese). La carne avicola sarà della filiera piemontese e verrà prodotta da un’azienda di Roreto di Cherasco. I filetti di platessa e i bastoncini di merluzzo arriveranno, invece, da zone di pesca gestite secondo modalità sostenibili.

I ragazzi fruiranno di una mensa scolastica arricchita di prodotti IGP, DOP e PAT: olio di oliva extravergine, prosciutto cotto, prosciutto crudo, bresaola, tomino fresco, caciotta, robiola fresca, stracchino, crescenza; mentre i restanti alimenti necessari alla preparazione dei pasti, provenienti da agricoltura biologica, dovranno essere prodotti in Piemonte.

Il recupero degli avanzi

Il Comune ricorda, inoltre, che il cibo non somministrato sarà recuperato sulla base di accordi sottoscritti con associazioni o istituzioni non lucrative di utilità sociale: la Caritas Diocesana ritirerà pane, frutta e budini presso i refettori delle scuole; le eccedenze alimentari relative ai pasti non distribuiti nelle scuole gestite dalla ditta Camst verranno recuperati da Siticibo, servizio della Fondazione Banco Alimentare Onlus, e consegnate alle strutture caritative che assistono persone bisognose sul territorio; il recupero delle eccedenze alimentari (Progetto Eticamensa) nelle scuole gestite dalla ditta Dussmann verrà effettuato dai volontari delle parrocchie previo accordo con la Caritas Diocesana. «Tra le altre novità, – commenta l’assessore Elisa Pietragalla – oltre all’installazione dei banconi self-service e all’installazione dei dispositivi di riduzione del rumore, ricordiamo la realizzazione di una serie di progetti di educazione alimentare e tanti altri piccoli cambiamenti innovativi che dovrebbero contribuire a migliorare ulteriormente il servizio nelle scuole».

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