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Istituto Monti pedana sensoriale
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All’istituto Monti un laboratorio sensoriale aperto alla città

Allestito nella sede di piazza Cagni, comprende una pedana vibrante con sottofondo musicale

«Un luogo per prendersi cura di sé, ritagliandosi del tempo personale che, nella quotidianità, sfugge spesso».
Così Davide Ferrari, musicista e musicoterapeuta genovese, ha definito il nuovo laboratorio sensoriale inaugurato venerdì scorso all’istituto Monti.
Alla presenza di alcune autorità, di studenti e docenti del liceo musicale che fa parte della scuola, il dirigente Giorgio Marino ha introdotto il progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.

Il dirigente Marino

«Abbiamo ricavato nella nostra sede, con molta difficoltà – ha spiegato – lo spazio per la realizzazione di questo nuovo laboratorio che, come sempre nell’ambito delle nostre iniziative, apriamo alla città. Speriamo, in futuro, di poter contare su locali di ampiezza adeguata, anche in vista delle nuove iniziative legate al liceo musicale per il quale, ad esempio, stiamo facendo un grosso sforzo per acquistare nuovi strumenti musicali».
Alla docente Lia Rosso il compito di inquadrare il progetto. «Questa iniziativa – ha evidenziato – unisce la tradizione magistrale del nostro istituto con lo spirito di innovazione del liceo musicale, abbinando l’attività educativa con quella artistica. E’ stata concepita come uno spazio aperto alla cittadinanza, in particolare ai disabili e alle scuole dell’infanzia e primarie».

Parla il prof. Ferrari

Ha quindi preso la parola il prof. Davide Ferrari, ideatore del laboratorio realizzato al Museo delle Culture di Genova, ora riproposto al “Monti”, che docenti e studenti hanno conosciuto e apprezzato in occasione di una gita scolastica. «E’ uno spazio – ha precisato – pensato per fermarsi, ritagliarsi 15 minuti di tempo per sé vivendo una particolare esperienza a livello visivo, tattile e sonoro (grazie al sottofondo musicale neutro). Ci si può sedere o sdraiare, approfittando della “sospensione del tempo reale” attraverso la musica. Al museo mostra i suoi benefici a visitatori e turisti. In questo caso il mio plauso va alla scuola che mostra di volersi prendere cura degli studenti».
Fiore all’occhiello del laboratorio è infatti una pedana sensoriale vibrante pensata come luogo di rilassamento e di ascolto di sé. Triangolare, in legno di abete, è arricchita da tre colonne attrezzate con strumenti prototipo (xilofono, monocordo, metallofono a soffio) e da un impianto audio. Le vibrazioni sottili del suono diffuso dal legno, l’esperienza tattile, creativa e visiva rendono l’allestimento adeguato a differenti utilizzi, dal rilassamento alla stimolazione, dalla didattica alla libera fruizione.

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