Ieri pomeriggio gli ambulanti del mercato di piazza Alfieri e piazza Libertà, contrari alla riduzione dell’orario di lavoro e all’ipotesi di traslocare in piazza del Palio, sono tornati di nuovo a protestare, ma a differenza della settimana scorsa non hanno animato cortei né organizzato sit in davanti al municipio di Asti. Anche oggi pomeriggio hanno esposto cartelli di protesta tra i banchi nella speranza che si arrivi all’atteso incontro con l’amministrazione comunale. Ieri l’intenzione era quella di ripetere un corteo da piazza Alfieri a piazza San Secondo dove avrebbero dovuto strappare in maniera simbolica le licenze, ma alla fine, dopo aver parlato con il Prefetto Claudio Ventrice, gli ambulanti hanno fermato ogni ulteriore azione. Almeno per ora.
Infatti alcuni rappresentanti degli operatori, Giancarlo Nardozzi (presidente del sindacato G.O.I.A. Gruppo Organizzato Imprese Autonome) e Andrea Percia, hanno avuto modo di riparlare con il prefetto di Asti per ribadire “lo stato di agitazione” della categoria da quando il Comune ha imposto la chiusura dei banchi entro le ore 15.
«Chiediamo che venga convocato un tavolo di concertazione in Prefettura per confrontarci con l’amministrazione comunale che continua a non dialogare con noi» ha spiegato Nardozzi ringraziando il prefetto per l’interessamento e per essersi reso disponibile ad ospitare la riunione tra le parti. Ma mentre G.O.I.A. sta pensando di coinvolgere anche la Regione affinché tuteli il lavoro degli operatori e c’è chi chiede l’intervento del Gabibbo o di varie trasmissioni televisive, il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Mario Bovino fanno sapere che presto convocheranno una loro riunione in Comune per parlare con tutte le parti. In primis con i rappresentanti della Commissione Mercatale, eletti ad agosto, ma sfiduciati da una raccolta firme promossa da G.O.I.A.
Anche il sindacato dovrebbe essere presente, sebbene il Comune non lo riconosca come interlocutore ufficiale.
Ed è qui che sorge uno dei tanti nodi gordiani della faccenda. La raccolta firme, sostenuta da oltre 2/3 degli operatori e che ha sfiduciato la Commissione Mercatale, non è ritenuta valida né dalla stessa commissione, ma neanche dall’amministrazione comunale. Quest’ultima ha intenzione di ascoltare tutti, ma il sindaco ribadisce che Commissione Mercatale c’è ed è quella con cui si discute sulle questioni che riguardano gli ambulanti.
D’altre parte G.O.I.A, che ha annunciato di voler indire nuove elezioni per eleggere una nuova Commissione Mercatale, ha le idee altrettanto chiare: il sindaco deve tornare sui suoi passi, cancellare la chiusura del mercato alle ore 15, ripristinare il vecchio orario e, soprattutto, prendere atto che il futuro degli ambulanti dev’essere in piazza Alfieri, non altrove.
Insomma, due visioni molto diverse tra loro, inconciliabili tenuto conto che l’amministrazione Rasero non vuole ritrattare sulla necessità di liberare piazza Alfieri dal mercato per renderla location di manifestazioni ed eventi. È per questo che gli ambulanti guardano al Prefetto Ventrice come unica speranza per intavolare un dialogo con il Comune e scongiurare il trasloco dei banchi. Ma in realtà, come sottolineato da fonti della Prefettura, la decisione di come, quando e dove allestire il mercato spetta solo all’amministrazione comunale essendo una precisa volontà politica della quale il prefetto può solo prendere atto. Insomma, la Prefettura non prenderà posizione contro il Comune, né farà da arbitro nella partita. Al massimo cercherà di facilitare il dialogo tra le parti senza invasioni di campo.
Da parte dell’assessore Bovino nessun commento a riguardo, ma indiscrezioni raccolte a palazzo civico fanno sapere che pur ringraziando il prefetto per essersi offerto come mediatore, gli orari di chiusura dei banchi in piazza Alfieri resteranno quelli decisi dall’ultima ordinanza e che l’accorpamento degli operatori in piazza del Palio resta l’ipotesi più valida per garantire un futuro al format del mercato di Asti.
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