Il sistema del 118, la sua riforma (oggetto della proposta di Legge 3338 presentata dal deputato Stefano Mugnai) e le sfide per renderlo sempre più efficiente, garantendo più elevate performance di risposta sanitaria ai cittadini, è stato al centro di un importante confronto che si è tenuto a Roma, alla Camera dei Deputati. Un confronto strategico al quale sono state invitate diverse Regioni per raccontare le proprie esperienze e lanciare nuove proposte.
Dal Piemonte, a portare un importante contributo alla discussione, è arrivato a Roma l’astigiano Marco Pappalardo, infermiere specializzato in emergenza e urgenza, che dopo una lunga esperienza come sanitario a bordo dei mezzi di soccorso avanzati del 118 è passato alla Direzione Generale della Sanità Regionale durante le fasi più critiche della pandemia.
Il sistema dell’emergenza urgenza territoriale ha appena compiuto 30 anni, ma a livello nazionale sono ancora molteplici le differenze organizzative e operative che possono variare non solo da regione a regione, ma anche da provincia a provincia. L’incontro alla Camera dei Deputati è servito proprio per fare un quadro complessivo della situazione e, anche discutendo con le società scientifiche, a trovare la miglior proposta per garantire sempre di più un sistema integrato “territorio-ospedale” dove i professionisti sanitari possano operare in entrambe le realtà per continuare a mantenere elevate le competenze e le abilità tecniche.
L’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha già attivato un tavolo tecnico multidisciplinare dedicato al 118 per affrontare i temi specifici in ottica di riforma volta proprio all’efficientamento e alla sempre maggiore integrazione tra territorio e ospedale. L’obiettivo è garantire a chi abita in Piemonte, ma anche ai sempre più numerosi turisti e visitatori presenti tutto l’anno, una risposta efficiente, in caso di bisogno, al passo con le innovazioni tecnologiche.
L’idea verso cui punta l’assessorato alla Sanità del Piemonte, come spiegato dal dottor Pappalardo durante l’incontro a Roma, è di sostenere al massimo l’integrazione tra mezzi di soccorso su gomma e il sistema di elisoccorso, ma si investirà ancora di più nella formazione del personale puntando soprattutto alla formazione specialistica post base degli infermieri e dei medici con continui aggiornamenti.
«Vogliamo ottimizzare il lavoro di medici e infermieri che lavorano nel 118, – commenta l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi – per esempio introducendo le automediche in una più globale sfida di riforma del sistema che dovrà essere sempre più traversale attraverso l’integrazione di ambulanze, automediche, elisoccorso, ma anche dei vigili del fuoco. Un altro obiettivo, aggiungo, è rafforzare il sistema di elisuperfici presso gli ospedali. In ogni caso il sistema del 118 piemontese già funziona molto bene, ma ogni possibile miglioria è per noi importante e tutto sarà gestito dall’Azienda Zero».
Cabina di regia di tutto questo progetto sarà, infatti, l’Azienda Zero di cui il 118 farà parte insieme al NUE 112 e alle centrali operative regionali della continuità assistenziale 116.117.