Maria Teresa Armosino senza i requisiti per entrare in lista come candidata del Popolo della Libertà. La parlamentare però ha fatto sapere di essersi messa a disposizione del partito, qualora la candidasse in deroga. Giudizio tagliente sulla dirigenza regionale del PdL: "Incapaci e occupatori di posti, serve rifondazione del partito. Berlusconi? Unica alternativa alle sinistre" …
Maria Teresa Armosino al momento non ha i requisiti per potere essere candidata alle prossime elezioni, ha superato infatti i tre mandati. Lex Presidente della Provincia di Asti però non esclude la possibilità di una deroga laddove il partito abbia necessità della sua candidatura. LArmosino, come è noto, non le manda a dire e quando le chiediamo la sua opinione sul momento PDL ci risponde così: Sono sempre stata molto critica sulla dirigenza regionale del partito, fatta sostanzialmente da incapaci e occupatori di posti. Inseguire un percorso personale non è fare politica e il tempo mi ha dato ragione, Ghigo per esempio, è in partenza per una Fondazione bancaria. E aggiunge: Molti membri a livello hanno dimostrato di lavorare contro il proprio partito, si pensi a Ghiglia che ora va in Fratelli dItalia.
Con queste parole dure lonorevole sottolinea la necessità di una rifondazione del suo partito, rifondazione che non è facile ma che avverte come indispensabile. LArmosino, nonostante le critiche al PDL, rinnova la fiducia a Silvio Berlusconi e al suo progetto; del Cavaliere dice: È una persona vera che non ha bisogno del denaro pubblico ed è lunica alternativa possibile alle sinistre, lo dicono i numeri. A quelli che contestano a Berlusconi di non lasciare spazio agli altri lArmosino ribatte, dicendo che proprio il leader aveva scelto Angelino Alfano per il futuro del partito, ma che questultimo non ha raggiunto i livelli di consenso sperati.
Alfano è stato timido, mentre Renzi a sinistra ha dato un segnale di cambiamento. Alfano ha perso unoccasione importante. Le elezioni per lOnorevole Armosino si giocheranno proprio tra destra e sinistra, poco peseranno i neo-nati partiti. Avverte: Un governo di sinistra, a trazione PD, non sarà in grado di affrontare i cambiamenti necessari per questo Paese. È indispensabile affrontare le grandi voci di spesa per capire cosa ci possiamo permettere e cosa no. E fa un esempio concreto: Se in Regione si avviassero alla pensione gli esuberi con le norme antecedenti la riforma Fornero, si risparmierebbero 100.000.000 di euro. Ma come si possono affrontare certi temi con la sinistra che pregiudizialmente non accetta neppure di fare un dibattito?
Alessia Conti