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Asp, crediti non esigibili per 5 milioniI revisori bocciano il bilancio del Comune
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Asp, crediti non esigibili per 5 milioni
I revisori bocciano il bilancio del Comune

La Giunta ha approvato mercoledì il bilancio consuntivo 2013 che porterà in Consiglio entro il 30 aprile. Sul documento finanziario grava però il parere contrario dei revisori dei conti i quali,

La Giunta ha approvato mercoledì il bilancio consuntivo 2013 che porterà in Consiglio entro il 30 aprile. Sul documento finanziario grava però il parere contrario dei revisori dei conti i quali, nella loro lunga relazione, sollevano una serie di criticità che riguardano, tra gli altri, i rapporti con le partecipate e in particolare con l'Asp. Come in occasione del bilancio preventivo 2013, i revisori evidenziano la mancanza dei contratti di servizio e dei patti parasociali tra l'Ente e l'azienda ma anche l'assenza del business plan 2014 e di un piano industriale triennale. Sempre sull'Asp vengono ricordati i crediti maturati ma non incassati sulla TIA (2004-2009): nel dettaglio, i revisori sottolineano che si sarebbe creato un credito non esigibile di circa 5 milioni di euro.

Al di là di prendere atto del pronunciamento contrario dei revisori l'amministrazione giocherà una corsa contro il tempo perché i consiglieri hanno diritto a 20 giorni per analizzare il bilancio prima della discussione. I giorni dovuti scadranno il 30 aprile, termine ultimo per l'approvazione del consuntivo. «Ci auspichiamo di poter lavorare nel frattempo sulle osservazioni dei revisori – commenta l'assessore al Bilancio Santo Cannella – Potremmo anche chiedere un nuovo parere il quale, con le dovute giustificazioni, ci consentirebbe di andare in deroga alla scadenza del 30 aprile». Anche il sindaco Brignolo è ottimista. «Useremo il tempo che abbiamo davanti per analizzare le osservazioni fatte – spiega – e capire nel complesso la portata sostanziale di questi rilievi così da effettuare alcuni interventi sulle cose segnalate».

La scadenza al 30 aprile è prevista dalla legge, pena il commissariamento dell'Ente che comunque non è automatico perché l'art. 141 del Testo Unico sugli Enti locali prevede espressamente una proroga di massimo 20 giorni, da parte dell'organo regionale di controllo, per adempiere all'approvazione. Dopo il commissariamento del Comune sarebbe inevitabile, ipotesi comunque remota stando alle notizie che si rincorrono tra le stanze del palazzo comunale. «Il fatto è sicuramente eclatante – commenta il consigliere di minoranza Maurizio Lattanzio, già assessore al Bilancio sotto la Giunta Galvagno – perché si è dovuti arrivare ad un parere negativo del collegio dei revisori senza avere le possibilità di venire incontro alle sue legittime richieste. Mi pare inoltre che le motivazioni sul parere siano riferite anche a numerose sollecitazioni fatte in passato e ancora oggi disattese».

Molto combattivi i consiglieri Davide Giargia e Gabriele Zangirolami del Movimento 5 Stelle che, ricordando un odg nel quale il Consiglio impegnava il sindaco e la Giunta a sottoscrivere i contratti di servizio con l'Asp entro il 31 dicembre scorso e la richiesta di costituire un'apposita commissione di vigilanza sull'azienda (proposta bocciata), hanno presentato un'interrogazione urgente al sindaco Brignolo per sapere se, «viste le gravi mancanze sottolineate dai revisori dei conti sull'Asp non intenda revocare i rappresentanti comunali nella partecipata» e se non ritenga opportuno dimettersi da sindaco «viste le gravi mancanze come rappresentante del Comune nel far rispettare i termini e gli adempimenti sottoscritti dal Consiglio comunale».

Riccardo Santagati

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