Le multe per chi sfora il tempo di sosta sui parcheggi a pagamento sono un fondamentale gettito per le finanze pubbliche. Almeno lo erano fino a qualche giorno fa quando il Ministero dei Trasporti,
Le multe per chi sfora il tempo di sosta sui parcheggi a pagamento sono un fondamentale gettito per le finanze pubbliche. Almeno lo erano fino a qualche giorno fa quando il Ministero dei Trasporti, nella persona del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, ha specificato che gli automobilisti che sostano oltre l'orario pagato non devono essere sanzionati perché, in materia di sosta, «gli unici obblighi previsti dal Codice sono quelli indicati dall'articolo 157, comma 6, e precisamente l'obbligo di segnalare in modo chiaramente visibile l'orario di inizio della sosta, qualora questa sia permessa per un tempo limitato, e l'obbligo di mettere in funzione il dispositivo di controllo della durata della sosta, ove questo esista».
Fermarsi oltre il limite configurerebbe, secondo questa interpretazione, un'inadempienza contrattuale che dovrebbe essere risolta chiedendo il saldo della tariffa con corrisposta. Per farlo sarebbero però necessari decine di ausiliari del traffico dislocati ovunque per fermare sul fatto gli inadempienti e chiedere loro la differenza di quanto dovuto. «La posizione del Viminale e del ministero delle Infrastrutture sulle strisce blu e la sosta a pagamento è chiara – spiega il ministro Lupi – se uno non ha pagato il biglietto deve versare la penale prevista, ma se sfora con i tempi va chiesta al massimo la differenza».
Una decisione che non è piaciuta all'ANCI (l'associazione dei Comuni italiani) la quale invita le amministrazioni ad andare avanti con le multe. «La sosta limitata tariffata è soggetta ad una regolamentazione comunale, secondo la disciplina del Codice della Strada e con le modalità dettate a livello squisitamente locale, nell'ambito della cornice normativa indicata» replica Piero Fassino, presidente ANCI. «Noi seguiremo la linea dell'ANCI e continueremo a fare le multe» aggiungono il sindaco Brignolo e l'assessore alla Viabilità Sorba. Multe che vanno da 25 euro, per i ticket scaduti, a 41 euro per chi dimentica di pagare (importi ridotti del 30% se le multe vengono pagate entro 5 giorni).
E sul caso delle strisce blu di Asti (3.743 parcheggi cui si aggiungono i nuovi disegnanti intorno al tribunale) si registra anche il blitz notturno di CasaPound Italia che per protesta ha insacchettato diversi parcometri chiedendo rispetto per i cittadini (leggi l'articolo). «I bilanci dei comuni sono tenuti in piedi dalla multe che devono pagare i cittadini. Autovelox e parcheggi a pagamento sono diventati indispensabili per coprire i buchi nelle casse comunali -? dichiara Marco Racca coordinatore regionale di CasaPound Italia -? Anche la città di Asti è colpita dal flagello delle strisce blu. Parcheggi un tempo accessibili a tutti oggi sono diventati un lusso per moltissimi cittadini. Abbiamo incappucciato i parchimetri del centro cittadino e delle zone limitrofe all'ospedale Cardinal Massaia ?- continua Racca ?- L'estensione della zona blu anche nei pressi dell'ospedale è vergognosa e non trova giustificazione alcuna».
Ma c'è anche chi decide di andare controcorrente: il sindaco di Canelli Gabusi (in cerca della rielezione a maggio) ha firmato un ordine di servizio che abolisce le multe per le auto con ticket scaduti (leggi l'articolo correlato al presente nel link sotto la foto).
Riccardo Santagati