Gli astigiani, ma anche i molti cittadini ucraini che vivono ad Asti, si troveranno questo pomeriggio, alle 18,45, in piazza Roma per partecipare alla fiaccolata per la pace organizzata dai sindacati CGIL, CISL e UIL.
Un breve percorso, fino a piazza San Secondo, che testimonierà la vicinanza di Asti al popolo ucraino travolto dalla guerra scatenata dalla Russia. Sono numerose le associazioni che hanno aderito all’iniziativa e che questa sera saranno presenti alla fiaccolata.
Adesioni anche da parte di liste civiche presenti in Consiglio comunale come Ambiente Asti, I Giovani Astigiani e del gruppo consiliare “Maurizio Rasero Sindaco”.
Nel frattempo la Caritas di Asti si è già attivata per definire una serie di iniziative volte all’accoglienza e all’aiuto dei profughi di guerra in arrivo nell’Astigiano.
«Abbiamo lanciato un appello tra la nostra rete di contatti – spiega Beppe Amico, direttore della Caritas – per cercare chi fosse disponibile a mettere a disposizione le seconde case per l’accoglienza delle famiglie. Ad oggi garantiremo 30 posti tra Asti e la provincia. Abbiamo creato il gruppo “Emergenza Ucraina” per gestire la questione degli affitti in comodato d’uso e ci prepariamo, come fatto per precedenti emergenze, ad accogliere queste persone creando anche intorno a loro una serie di aiuti per facilitare l’integrazione con gli altri cittadini. In particolare stiamo parlando di accoglienza per donne e bambini. Aggiungo che ci sono loro connazionali, già residenti ad Asti, che si sono detti disponibili a collaborare, facendo da interpreti».
Mentre i vescovi italiani hanno già mandato indicazioni per raccogliere offerte da devolvere ai profughi (succederà nelle chiese domenica 13 marzo), c’è da segnalare che, ad oggi, la stessa non raccogliere indumenti o viveri da destinare ai richiedenti asilo.
L’accoglienza dei profughi di guerra sarà coordinata sotto la regia della Prefettura, ma in questo momento non ci sono raccolte di indumenti o cibo a nome della Caritas di Asti o con il suo patrocinio.