Asti Pride: sabato la sfilata per le vie del centro
Sabato Asti sarà una città arcobaleno e ospiterà il suo primo Pride. Dopo una lunga attesa e un articolato dibattito tra favorevoli e contrari, fra poco più di 24 ore gli astigiani vedranno dal vivo se la manifestazione sarà un momento di festa inclusiva per tutti i cittadini, non solo per la comunità LGBTQI, o se emergeranno soprattutto gli aspetti più temuti dai suoi detrattori, tra cui alcuni esponenti della giunta Rasero che hanno votato contro la concessione del patrocinio. “Volli, sempre volli, fortissimamente volli” è lo slogan dell’Asti Pride che cita Vittorio Alfieri indicandolo come simbolo dell’evento. Decisione che a suo tempo aveva fatto discutere, ma sembra che anche questo focolaio di polemica si sia spento dopo poco tempo.
L’appuntamento per partecipare alla sfilata è alle 16 in piazza del Palio. Da qui, alle 17.30, il corteo si muoverà lungo le vie del centro: corso Einaudi, piazza Alfieri, corso Alfieri, piazza Roma, via Roero, con scioglimento in piazza San Giuseppe.

A 50 anni dai moti di Stonewall
L’Asti Pride arriva a 50 anni esatti dai moti di Stonewall (giugno 1969) da tutti considerati come la nascita del movimento di liberazione gay prima negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo. Un movimento osteggiato, deriso, ostacolato in molti Paesi dove l’omosessualità non solo non è accettata dalle istituzioni, ma rappresenta anche un reato punibile con il carcere se non la pena di morte.
La sfilata di sabato, organizzata CGIL Nuovi Diritti, dall’Associazione Love is Love – Arcigay Asti e dal Comitato ARCI, vuole ricordare le vittime dell’omofobia, delle violenze di genere e in particolare, con una sosta in piazza Roma, il giovanissimo Miguel, 19 anni, attivista della comunità LGBTQI e vittima di aggressione sessuale nei giardini Alganon, suicidatosi dopo pochi mesi da quel fatto.
Santero: 500 bottiglie “pre Pride”
Nel frattempo gli organizzatori del Pride hanno anche risolto un giallo che li aveva visti contrapposti all’azienda Santero a causa di un commento, di carattere omofobo, pubblicato sul profilo Facebook di Gianfranco Santero, imprenditore vitivinicolo e titolare della nota azienda di Santo Stefano Belbo. «Ho incontrato i promotori del Pride e confermato loro ciò che avevo detto a suo tempo – commenta Santero – Qualcuno era entrato nel mio profilo e scritto quella frase che non mi appartiene e che ho subito condannato. Come brand, abbiamo più volte promosso iniziative contro la violenza, il bullismo e siamo contro a qualunque tipo di discriminazione. Così abbiamo deciso di realizzare, in maniera del tutto gratuita, 500 bottiglie “limited edition” con il logo dell’Asti Pride e con l’Asti Docg».
«Ringraziamo il signor Santero e la sua azienda per il sostegno dimostrato – aggiungono gli organizzatori del Pride – e auspichiamo che anche per il futuro sia al nostro fianco nel continuare a combattere tutte le forme di discriminazione e di violenza di carattere omofobico». I discorsi del Pride si terranno prima e dopo l’evento che sarà seguito, alle 21, in piazza Cattedrale dal concerto di Donatella Rettore (ingresso gratuito) nel contesto di Astimusica. Nel frattempo anche il PD di Asti ha ufficializzato la propria adesione al Pride di sabato.
2 risposte
Evento ridicolo.
Ridicolo é chi pensa che sia un evento ridicolo