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Asti, da gerbido ad orto didattico: così nasce “Gino il contadino”

Inaugurata da Coldiretti l’area coltivata ad ortaggi dietro il Mercato Coperto Contadino di corso Alessandria

Cavoli, cavolfiori, insalate invernali, finocchi: fra viale Pilone e corso Alessandria sparisce un gerbido e nasce un orto. Non è un atto di guerrilla gardening, ma il lavoro di un gruppo di contadini della Coldiretti che ha dato vita all’Orto Amico nell’area esterna al Mercato Coperto Contadino di corso Alessandria.
L’Orto Amico, ribattezzato “Gino il Contadino” è stato inaugurato sabato scorso dai vertici Coldiretti alla presenza di sindaco, parte della Giunta, presidente Fondazione Crat Sacco e altre autorità cittadine.
L’obiettivo dell’orto didattico è stato spiegato dal presidente Reggio e dal direttore Furia: «Se è vero che Asti è comunque una città con profonde radici contadine, è anche vero che di orti urbani se ne vedono pochi. Il fatto di averlo realizzato fra le mura di palazzi e vie trafficate vuole essere il segno di una presenza della campagna in città, per ricordare a tutti da dove arriva il cibo che portano in tavola. E poi è il laboratorio agricolo per numerose scuole dell’infanzia e della primaria che d’ora in avanti, sotto i consigli dei contadini Coldiretti, se ne prenderanno cura».
Con un suggerimento: quello dell’orto verticale, realizzato su alcuni pallet di legno, sperando che qualcuno copi l’idea e lo riproduca sul terrazzo o sul balcone di casa.
Accanto all’orto didattico è presente anche un vigneto didattico, con alcuni tralci che sono stati messi a dimora in grandi vasi e che spiegheranno ai bambini il ciclo della vite. L’orto didattico ha consentito anche l’apertura di un ingresso pedonale al Mercato Coperto Contadino da viale al Pilone, concludendo così il recupero di quell’angolo di città che prima era abbandonato.

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