Il consigliere Marco Bona è il nuovo assessore
Come anticipato nei giorni scorsi dal nostro giornale, è Marco Bona, 25 anni, consigliere comunale della Lega il nuovo assessore alla Sicurezza e Polizia Municipale di Asti. Il sindaco Maurizio Rasero lo ha nominato ufficialmente questa mattina e Bona ha già potuto prendere parte alla sua prima Giunta.
Fino a ieri consigliere di maggioranza, il neo assessore era stato indicato nella quaterna dei pababili a prendere il posto dell’ex assessore Andrea Giaccone eletto in Parlamento.
Diversamente da Giaccone non ha ottenuto anche la delega all’Urbanistica che, fra qualche giorno, durante un rimpasto di deleghe, potrebbe essere assegnata al vice sindaco Marcello Coppo. Avrà, però, anche una speciale delega per seguire il progetto “Mille occhi sulla città” che era stato affidato al consigliere comunale Federico Cirone. Il posto lasciato in Consiglio dal neo assessore passa a Pierfranco Verrua, uno dei volti storici della Lega di Asti e già assessore ai Servizi Sociali durante la seconda amministrazione Galvagno.
«Sarò a stretto contatto con i cittadini»
«Ringrazio il sindaco Rasero per la fiducia che mi dimostra e il mio partito per avermi indicato – ha commentato Bona al termine della Giunta di questa mattina – In particolare il mio ringraziamento va al segretario cittadino Davide Scaiola e al provinciale Andrea Giaccone. Sarò un assessore “da strada”, cercherò di essere presente dove si segnalano problemi e voglio essere a disposizione dei cittadini per raccogliere le loro istanze».
«Con la nomina di oggi la Giunta torna a 9 assessori – commenta il sindaco Rasero – Bona si occuperà di temi cari alla Lega, ma la prossima settimana ci saranno nuovi assestamenti di deleghe anche alla luce che sono in procinto di nominare i due nuovi dirigenti comunali, quello al Personale e quello ai Servizi Sociali e Istruzione».
Tra le priorità del nuovo assessore un serrato controllo di aree critiche, come corso Matteotti e corso Casale, l’impiego di associazione di ex militari, carabinieri e poliziotti come antenne sul territorio, «ma non per fare delle ronde» precisa Bona, l’estensione dei progetti di monitoraggio delle aree frazionali tramite cittadini collegati a gruppi WhatsApp e l’assunzione dei nuovi agenti di polizia municipale tramite concorso, sette in prima battuta, per aumentare l’organico tra il 2019 e l’inizio del 2020.