L’iconico palazzo dell’ex Intendenza di Finanza torna libero sul mercato immobiliare astigiano ed è disponibile per l’affitto o per la vendita.
E’ infatti scaduto a fine 2022 il contratto di affitto con l’Agenzia delle Entrate che già un anno fa aveva comunicato la disdetta, manifestando così l’intenzione di non utilizzarne più nemmeno la piccola porzione occupata fino a novembre scorso dalla Commissione Tributaria. Già due anni fa, comunque, gli uffici (tranne quelli della Commissione) erano stati smantellati.
L’affitto è stato pagato fino a dicembre 2022, secondo il contratto quadro che era stato acquisito dai nuovi proprietari.
Il palazzo dal chiaro stile risalente agli anni del fascismo (inizialmente era la Casa del Fascio, progettata da Ottorino Aloisio nei primi Anni Trenta), fino al 2004 era stato di proprietà pubblica, intestato al Demanio; in quell’anno, in seguito al piano di cartolarizzazione con vendita di immobili voluto dal ministroTremonti, finì nel portfolio della FIP (Fondo immobili pubblici) che si occupò di venderlo nel 2010 alla GSI srl (Gruppo Sviluppo Immobiliare) con il mantenimento del contratto quadro di affitto all’Agenzia delle Entrate che lì aveva molti dei suoi uffici.
Poi, poco per volta lo smantellamento e il trasferimento degli uffici fino al completo svuotamento a novembre scorso e, da gennaio, è tornato nella piena disponibilità della società immobiliare GSI.
Il suo amministratore, Corrado Riganti, sta lavorando su più fronti per dare una nuova vita all’immobile così importante per la città di Asti e situato in una posizione strategica.
Consta di 5 mila metri quadrati totali di superficie dei quali 3 utilizzabili suddivisi in un piano terra e due piani elevati oltre alla inconfondibile torre con i suoi balconcini attualmente sottoposta a vincoli in qualità di bene storico. E poi il grande terrazzo che sovrasta il secondo piano.
Fra le varie soluzioni futura di utilizzo del grande immobile, è stata ipotizzata anche quella di un ritorno all’Agenzia delle Entrate che ha divulgato una recente ricerca di uffici in cui trasferire anche il Catasto. L’ex Intendenza di Finanza risponde al 95% dei requisiti richiesti, ma le condizioni previste nel relativo bando e i vincoli burocratici stringenti hanno scoraggiato la proprietà che non ha ritenuto interessante parteciparvi. Un bando che, peraltro, è andato completamente deserto.
Dunque quale futuro per quel palazzo unico?
«Siamo disponibili ad intavolare una soluzione con chiunque abbia a cuore il suo utilizzo migliore. Ci piacerebbe coinvolgere anche amministrazioni locali, come il Comune di Asti, per dare ospitalità ad enti o associazioni di particolare prestigio che già si sono rivolte a noi interessate agli spazi. Tenendo conto che al piano terra disponiamo anche di un grande locale che ospitava in passato un salone da ballo» commenta Corrado Riganti, amministratore della GSI srl.
Non si parla solo di affitto perché la società è disponibile anche alla vendita.