Il primo accordo di programma fu stilato negli anni 2006-07, seguito da un stop, nel 2013, quando gli enti locali capirono che sarebbero stati necessari molti più soldi, rispetto al budget stanziato, per recuperare l’ex Casermone e fornire al Liceo Monti ulteriori aule utili ad accogliere tutti gli studenti iscritti ai vari corsi. Nel frattempo la succursale del Monti fu aperta in un edificio di via Gabiani (dove si trova ancora oggi), ma il problema degli spazi mancanti non fu del tutto risolto. Fino ad oggi. Ora, dopo una lunghissima attesa, è stata trovata una quadra per aggiornare l’accordo di programma tra Regione e Provincia di Asti sul recupero dell’ex scuola media Gatti di via Scarampi. L’edificio, solo in parte già interessato da lavori di efficientamento antisismico, sarà completamente ristrutturato e adibito a nuova succursale del vicino Liceo Monti. L’intervento più corposo prevede la costruzione di 22 nuove aule, una biblioteca, nuovi servizi igienici, alcuni uffici e un ascensore per accogliere i primi studenti entro la fine del 2027. Il budget disponibile per i lavori ammonta a 3,9 milioni di euro erogati dalla Regione Piemonte e 1,2 milioni finanziati della Provincia.
A dare l’annuncio dell’attivazione di questa nuova fase progettuale è stato l’assessore regionale Marco Gabusi che da presidente dell’Ente provinciale fu il primo ad affrontare la questione del Monti e la necessità di estendere il numero delle aule fruibili. «In passato la Regione aveva sollevato difficoltà a spostare le risorse disponibili dalla ristrutturazione dell’ex Casermone alla scuola Gatti, ma dopo un lungo lavoro, non semplice, siamo riusciti a correggere l’accordo di programma mettendo a disposizione questi finanziamenti per il recupero dell’ex scuola media. Per me si tratta di un bel risultato perché la Provincia, lasciando la succursale di via Gabiani, risparmierà sui costi dell’affitto, poi sarà ristrutturato un edificio nel cuore di Asti dando così ben 22 nuove aule al Monti. Si tratta di un problema che avevo affrontato da presidente della Provincia e che, in Regione, abbiamo risolto grazie al lavoro e alla disponibilità dell’assessore all’Istruzione Chiorino. Anche i tecnici degli uffici hanno compreso le necessità del caso e messo mano alla modifica dell’accordo di programma».
L’ex scuola Gatti, oggi gestita dalla Provincia, è uno dei tanti immobili vuoti, già interessato da un primo cantiere per il rinforzo antisismico, ma sottoposto a una serie di vincoli della Soprintendenza alle Belle Arti. In passato, oltre ad essere già stata una succursale del Monti, aveva ospitato le scuole tecniche San Carlo. In un primo momento per il recupero della Gatti si puntava a impiegare circa 6,5 milioni di euro, denaro fermo da anni e che l’ex presidente della Provincia Paolo Lanfranco avrebbe voluto investire, in accordo con Comune e Regione, non solo per allestire le nuove aule, ma anche per costruire una palestra. Adesso, visto l’incremento dei costi nell’edilizia e una diminuzione dei soldi disponibili, si farà a meno della palestra, ma almeno l’immobile sarà rimesso a posto e la Provincia risparmierà oltre 150 mila euro l’anno di affitto dei locali in via Gabiani. L’iter amministrativo prevede la firma del nuovo accordo di programma, la realizzazione del progetto esecutivo, la gara d’appalto e l’affidamento lavori per arrivare, entro due anni e mezzo, a tagliare il nastro inaugurale.
[l’ex scuola Gatti – Foto Billi]
