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Attualità

Asti, una consulente per creare armonia fra il cane e la famiglia che lo accoglie

Un nuovo mestiere che si è “inventato” Cristina Dente. Può dare consigli in sde di acquisizione e adozione di un cane e interviene durante rapporti “conflittuali” fra gli animali e i loro detentori

Nuovi mestieri

In tasca una laurea in lettere con indirizzo archeologico ma nella vita un mestiere di tutt’altro orientamento, votata alla vicinanza con gli animali. Cani in particolare.
Lei è Cristina Dente, astigiana, e dopo essersi avvicinata alla pet therapy e aver seguito numerosi corsi di educazione cinofila è diventata una consulente relazione per cani e loro detentori. Un’attività che svolge accanto a quella di pensione casalinga per cani e dog sitter.

Approccio etologico nella gestione del rapporto con l’animale

Cristina Dente segue un approccio etologico nel gestire il rapporto relazionale con un cane, vale a dire non punta alla modifica del comportamento dell’animale sulla base delle aspettative del suo proprietario.
«Prima di arrivare a “risolvere” un rapporto difficile fra il cane e il suo proprietario – racconta – spesso intervengo dando una consulenza nella scelta del cane adatto alle esigenze della famiglia cui è destinato. Tenendo conto di tanti fattori come la composizione e le età della famiglia adottante, la logistica della casa, gli impegni di chi dovrà occuparsi del cane e i caratteri sia del cane che dei suoi nuovi detentori. Tutto questo serve a scegliere il cane più adatto e dunque a limitare eventuali criticità successive».

Come interviene durante le “crisi”

Più complessi gli interventi durante le “crisi” fra cani e proprietari. In quel caso la consulente si reca a casa loro e cerca di intercettare e interpretare quelli che possono essere gli elementi di tali conflitti individuando i margini di miglioramento come una modifica della relazione, cambiamenti logisici della casa che attenuano tensioni nell’animale, soluzioni sulla gestione vera e propria del cane.

I cani non sono soldatini

«Le persone che si rivolgono a me spesso sono alla loro prima esperienza di convivenza con un cane – racconta Cristina Dente – ma non mancano anche casi di forte conflitto che in molti casi potrebbero prevenuti semplicemente ascoltando e individuando le esigenze dell’animale che vive con noi». «Gli uomini devono smettere di pensare di essere ad un livello superiore rispetto ai loro animali e devono smettere di attendersi che i loro cani si comportino come soldatini al loro comando. Hanno ritmi, sensibilità, indole propri».

Ogni detentore di cane dovrebbe seguire un corso base

Di qui una delle proposte della consulente, ovvero quella di istituire un mini-corso obbligatorio per tutti coloro che intendono detenere un cane in casa. Un’occasione in cui viene ribadito che accudire un animale domestico significa assumersi delle precise responsabilità in termini di trattamento ma anche di norme vigenti, di cure sanitarie, di affetto e attenzione.
E invece, ci confida, non si arriva neppure ad una diffusione capillare dei microchip.

Va considerato un membro della famiglia

Vivere in accordo con il proprio cane significa pensare a lui come ad un membro della famiglia che necessita di soluzioni e attenzioni. Quanti, ad esempio, cambiano casa senza tener conto delle esigenze del cane che vive con loro. «Tirare il guinzaglio, abbaiare in continuazione, soffrire di ansia da separazione sono alcune fra le criticità per le quali viene richiesto maggiormente il mio intervento – prosegue la consulente – e non c’è una soluzione con la bacchetta magica. Piuttosto si deve costruire una relazione che preveda “altro” in grado di mitigare le criticità le quali, poco a poco, perdono importanza. Un po’ perchè il cane le dirada, un po’ perchè i detentori entrano in un’ottica di accettazione. E questo percorso virtuoso non può che far bene a tutti».

Cosa è successo durante l’isolamento da Covid

Situazioni di “conflitti” che, come accaduto fra umani, si sono acuite durante il lungo periodo di isolamento da pandemia. Ma non solo. «Il Covid ha pesantemente colpito le famiglie che vivevano con animali in casa. Personalmente ho fatto volontariato per portare fuori il cane di famiglie con positivi che avevano il divieto di uscire di casa e mi sono attivata per l’adozione di animali rimasti orfani di proprietari deceduti per Covid. Dal punto di vista relazionale la lunga e continuativa convivenza a casa ha esasperato l’ansia da separazione mentre nei cuccioli ha ostacolato il normale processo di socializzazione con il mondo esterno».

Come contattarla

Chi volesse saperne di più sull’attività di Cristina Dente può farlo seguendo le sue due pagine Facebook: Apollo e Daphne e Progetto Svuotacanili. Il suo contatto è 349/7142916.

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