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Attualità

Attive 21 nuove telecamere di sicurezza
"Occhi intelligenti" grazie ai fondi Pisu

Nel corso di questo ultimo anno segnato da una serie di sanguinosi omicidi avvenuti in città, era stato uno degli argomenti più ricorrenti: perchè non ci sono telecamere di sorveglianza che

Nel corso di questo ultimo anno segnato da una serie di sanguinosi omicidi avvenuti in città, era stato uno degli argomenti più ricorrenti: perchè non ci sono telecamere di sorveglianza che svolgano funzione da deterrente ai crimini o, almeno, diano una mano agli investigatori quando questi vengano perpetrati? Dal sindaco sempre la stessa risposta: quelle già esistenti sono in buona parte malfunzionanti ed inservibili, con costi di manutenzione e riparazione troppo alti rispetto all’acquisto di altre nuove di ultima generazione. E per comprare quelle nuove di ultima generazione servono risorse che, in questo momento il Comune non ha. Unica boccata di ossigeno era quella del Pisu i cui fondi hanno consentito di poter prevedere, nel progetto generale, anche l’installazione di una ventina di telecamere nuove.

E, attese per quasi un anno, finalmente sono arrivate e sono state accese proprio in questi giorni per i collaudi e gli ultimi aggiustamenti di sistema e di collegamento. Sono ventuno, per la precisione, le telecamere per la videosorveglianza contro la criminalità installate nella zona sud ovest della città, quella interessata al Pisu. Rispetto a quelle già esistenti, la novità consiste nel fatto che è stata approntata una centrale operativa anche al Comando dei Vigili urbani oltre che in Questura e dai Carabinieri. Una delle prime ad essere stata installata è stata quella sul ponte che attraversa il Borbore, all’imbocco di corso Alba, a poche decine di metri dalla tabaccheria il cui titolare, Manuel Bacco, venne freddato alla vigilia di Natale dello scorso anno. La tragica rapina venne ripresa dalle telecamere interne del negozio ma nessun occhio elettronico fissò la fuga dei killer.

Stessa questione per quanto riguarda l’omicidio di Francesco Indino, ucciso a sprangate in campo del Palio in un punto “cieco” in cui le telecamere erano spente. Mentre per l’altro efferato omicidio, quello di Maria Luisa Fassi, sono state le telecamere private di alcuni negozi e locali della zona a dare consistenza ai sospetti sul suo assassino. A queste 21 nuove telecamere seguirà la sostituzione integrale delle altre 42 obsolete con la progettazione di un sistema che sarà dotato di sfotware intelligente in grado di riconoscere comportanti e movimenti sospetti facendo scattare allarmi all’interno delle centrali operative. Previste anche alcune telecamere aggiuntive agli ingressi della città in grado di leggere targhe sospette.

Daniela Peira

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