E’ la grande novità di quest’anno del Bagna Cauda Day, i cui organizzatori ci hanno abituato ad ironizzare sulla quotidianità in cui si svolge, anche quando riguarda argomenti seri come il Covid.
Si fa tanto parlare di green pass e allora lo staff bagnacaudista si è inventato il “bagna pass” che va a braccetto con lo slogan nato dalla creatività del vignettista Sergio Ponchione autore del bavaglione edizione 2021: “Quarta dose”.
«Dopo le vaccinazioni vere e necessarie crediamo che anche una “quarta dose” sotto forma di una bagna cauda a modo suo contribuisca a tener lontani i virus visto che, oltre alle note qualità antisettiche dell’aglio, certamente favorisce il distanziamento sociale».
Per ottenerlo, i 130 fra ristoranti, osterie, agriturismi ed enoteche che hanno aderito al Bagna Cauda Day, si trasformeranno in ideali “hub vaccinali”: basterà farsi un selfie indossando il bavaglione di Ponchione, a conferma della propria adesione al Bagna Cauda Day “originale”, e conservare la foto sul proprio telefono cellulare, proprio come facciamo per il green pass.
Fino al 21 marzo, quella foto sarà riconosciuta negli stessi locali che hanno aderito al Bagna Cauda Day e ai negozi “amici”: nei primi si avrà un’accoglienza speciale con un brindisi omaggio di Asti docg o Moscato d’Asti docg mentre nei secondi si otterranno sconti e omaggi.
Non solo. Il Bagna pass dà diritto a partecipare al contest fotografico bagna Cauda Clic sui canali Instagram e Facebook all’interno dei quali saranno scelte le 12 migliori foto che saranno premiato con un magnum di Asti docg offerto dal Consorzio dell’Asti.
Come sempre il Bagna Cauda Day si lega ad un’iniziativa culturale e solidale.
Quest’anno una parte degli utili andranno a contribuire alla nascita del Bosco degli Astigiani, il progetto che vede l’associazione Astigiani in prima fila con Comune e Banca di Asti e l’Istituto agrario Penna.
Domenica, alle 10,30, prima della bagna cauda di mezzogiorno, si terrà una cerimonia, aperta a tutti i cittadini, di messa a dimora dei primi alberi simbolici: una quercia destinata a diventare l’albero guida del parco una risposta di vita alle ansie della pandemia e un modo per ricordarne le vittime. E verranno piantumati anche alcuni alberelli tartufigeni per segnare le straordinarie potenzialità e le biodiversità del nostro territorio.
Un motivo in più per aderire al Bagna Cauda Day sapendo che, mentre si è concentrati sul fujot, si contribuisce a recuperare un’area pubblica di oltre 5 ettari sulle colline di Viatosto da mettere a disposizione di tutti.
Mentre vanno esaurendosi gli oltre 25 mila posti disponibili per il doppio week end scelto per la bagna cauda: il prossimo, da venerdì 26 a domenica 28 novembre e quello successivo, dal 3 al 5 dicembre.
Come sempre la formula è “trasversale”: in ogni tipo di ristorante o locale si scelga di mangiare la bagna cauda, la si pagherà a 25 euro, compreso il kit del bagnacaudista che ha nel bavagliolo il suo oggetto cult ormai da collezionismo.
Per chi non può o non vuole ancora recarsi nei locali, alcuni ristoranti hanno mantenuto il servizio di “Sporta a cà”, servizio di consegna a domicilio sia della bagna cauda, sia delle verdure abbinate collaudata l’anno scorso per non rinunciare al Bagna Cauda Day neppure in pandemia.
Tante le iniziative collaterali che ruotano intorno ai due week end di esaltazione dei fujot: il mini corso di yoga nelle torre medioevale, il trekking pro appetito sulle colline, la marcia cauda della Vittorio Alfieri, il mercatino solidale del libro enogastronomico Sfogliamo in collaborazione con la Cascina del Racconto, Militari in Congedo e Onav.
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