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boschetto dei partigiani (16)
Attualità

Bosco dei Partigiani a metà: sotto giardino pubblico, sopra giungla quasi impraticabile

Un viaggio nella parte alta sotto le mura lasciata nel completo abbandono

Uno dei polmoni della città

Tentativi di riportarlo al suo splendore (inteso come ordine e manutenzione verde) ce ne sono stati negli ultimi anni: dal grande lavoro fatto in occasione dell’Adunata degli Alpini, da parte degli alpini stessi, fino a qualche mese fa con pulizia per la camminata notturna dedicata alla sicurezza delle donne, ma il Bosco dei Partigiani assomiglia sempre più ad un bosco e sempre meno ad un giardino pubblico cittadino.

La panchina degli innamorati ormai “mangiata” dall’edera

Camminamento sotto le mura disastrato

Soprattutto nel suo ultimo anello, quello più alto, sui camminamenti ai piedi delle antiche mura della città. Entrando da via del Bosco, già la doppia scalinata non presenta benissimo con pedate diroccate, l’edera incombente e i rifiuti lanciati dalla strada. Salendo si arriva al piccolo anfiteatro in cemento, ripulito dagli alpini dalle scritte e oggi di nuovo completamente graffitato. Il campetto da basket è inutilizzabile, sia per il fondo di gioco e sia, soprattutto, perchè manca il cesto dentro il quale tirare la palla. Ma è ancora una parte godibile del parco.

Rifiuti

Terrazza senza parapetto

E’ proseguendo verso le mura che diventa impraticabile: rifiuti di ogni genere, rami secchi abbandonati fanno disordine, Ma è soprattutto la mancata manutenzione verde che spicca: delle antiche mura non si vedono più i mattoni, completamente ricoperti da infestante, dannosa e annosa edera. Che si è mangiata anche le “panchine degli innamorati” ormai perse nel verde. Pericolosissima, poi, la scalinata incorniciata da due pilastri, ricordo di vestigia lontane sovrastate da una pianta caduta che appoggia direttamente sulle antiche mura. Ma, una volta scesa la piccola scalinata ci si trova su una piccola terrazza senza alcun parapetto o recinzione. Basta mettere un piede sbagliato in avanti e si fa una caduta di diversi metri.

La terrazza senza parapetto

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