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Brignolo ai revisori: «Recedete dall’incarico»
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Brignolo ai revisori: «Recedete dall’incarico»

Senza arrivare al celebre discorso pronunciato dall'inglese Oliver Cromwell alla Camera dei Comuni nel 1653 (che si chiude con la famosa esortazione: «In nome di Dio, andatevene!»), la lettera

Senza arrivare al celebre discorso pronunciato dall'inglese Oliver Cromwell alla Camera dei Comuni nel 1653 (che si chiude con la famosa esortazione: «In nome di Dio, andatevene!»), la lettera scritta dal sindaco Brignolo al Collegio dei Revisori dei Conti è un caldo invito, verso di loro, a rassegnare le dimissioni, considerando questo gesto come «meritorio per il bene della città». Il sindaco, dopo aver "sfiduciato" i revisori al termine dell'ultimo Consiglio durante il quale è stata approvata, con un parere negativo, la pratica sull'assestamento di bilancio («ci tengo che sia messo a verbale che il Collegio dei Revisori dei Conti non ha più la fiducia di questo Consiglio comunale») ha deciso di scrivere una lettera al Collegio spiegando, nel dettaglio, perché è venuta meno la fiducia nell'organo di controllo.

«Il venir meno di un rapporto sereno tra sindaco, Giunta e Consiglio comunale, da una parte, e l'organo di revisione, dall'altra, è di danno alla comunità astigiana – spiega Brignolo – Ad esempio l'approvazione del Bilancio di previsione è stata ritardata di parecchie settimane dall'aggravio procedimentale conseguito al parere reso dell'organo di revisione al Consuntivo 2013 (dapprima contrario, quindi "riconsiderato" dopo l'approfondimento svolto dal Consiglio con l'ausilio di esperti dell'Anci e di Confservizi, nonché dopo la minuziosa opera di riaccertamento dei residui attivi e passivi operata dai dirigenti, che ha permesso di confermarne la correttezza)». Brignolo lamenta la mancanza di «ausilio» da parte dei revisori e ricorda l'assenza degli stessi durante l'ultima seduta «che ha messo il Consiglio nell'impossibilità di avere qualunque forma di relazione con il Collegio medesimo e, addirittura, non ha consentito l'acquisizione del doveroso parere sull'emendamento presentato».

In sintesi, il sindaco critica l'atteggiamento tenuto dai tre controllori perché, scrive, «l'impressione è che non si sia sviluppata adeguatamente la funzione di ausilio e supporto, ma sia prevalsa una logica esclusivamente "cautelativa", consistente nel mettere in guardia e tendenzialmente dissuadere l'amministrazione dallo svolgere attività che invece sono da ricondursi all'interesse dei cittadini». A ciò Brignolo aggiunge difficoltà di comunicazione e collaborazione con il Collegio dei Revisori «che oggettivamente rischiano di condurre alla paralisi dell'attività amministrativa la quale non è certo di danno per gli amministratori e per i revisori, ma di certo per la cittadinanza».

Riccardo Santagati

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