Bruciano i rifiuti: tre persone denunciate dalla forestale
Una pessima abitudine che sembra non voler demordere neppure in presenza di numerosi ecocentri disseminati in tutto il territorio provinciale. E’ quella di ammucchiare rifiuti infiammabili di vario genere e poi, una volta ogni tanto, di dar fuoco per eliminarli.
Gravi ricadute sull’ambiente
Tutto questo con due gravissime ricadute sull’ambiente (e sulle persone che si trovano in prossimità dei roghi).
La prima è, ovviamente, quella che attiene al rischio di respirare fumi pericolosi, a volte altamente tossici oltre all’inquinamento del suolo e dell’aria.
E poi, non secondario in questo periodo di alte temperature e siccità perdurante, quello di innescare degli incendi di non sempre facile risoluzione.
Intensificati i controlli
Per questi motivi i carabinieri Forestali di Asti hanno intensificato i controlli in tutta la provincia e hanno verificato le tante segnalazioni che giungono da cittadini infastidi dal fumo e preoccupati dalle emissioni tossiche.
In pochi giorni sono state quattro le persone denunciate.
Il primo caso arriva da Villanova dove un commerciante ha dato fuoco ad un mucchio di rifiuti derivati dalla sua attività aziendale. Carta, legno, plastiche venivano erano depositati nel cortile della ditta: una parte già bruciata, e un’altra abbandonata lì invece di essere regolarmente smaltita.
Le altre tre denunce hanno colpito invece dei privati cittadini a Nizza, Celle Enomondo e Castelnuovo Belbo.
Disfatti di rifiuti ingombranti
Tutti e tre, secondo gli accertamenti dei Forestali, si erano più volte disfatti di rifiuti come ingombranti, materassi, teli in materiale sintetico, lana di vetro, parti di mobili in laminato plastico, dando fuoco in terreni vicini alle loro abitazioni.
Una soluzione sbrigativa che invece avrebbe dovuto lasciare lo spazio ad un regolare conferimento nelle ecostazioni evitando così di inquinare l’aria e il suolo.