Quel vecchio mulino in disuso nella conca di Calliano Monferrato che ha come affacci il borgo storico del paese e i vigneti, ha vinto su località ben più note del Veneto e dell’Astigiano stesso.
E’ sull’ex Mulino Petrini che una società di Milano, la White Stones srl del gruppo LBGroup ha puntato la sua scelta per aprire un nuovo resort monferrino.
«Da tempo la proprietà voleva fare un investimento di questo genere e ha girato numerose parti d’Italia e anche della provincia di Asti. Territori che sono stati attentamente studiati per le loro potenzialità presenti e future e alla fine la scelta è caduta sul Monferrato: questo è il posto giusto in cui investire – dice l’architetto Diego Truccolo, direttore dei lavori, a nome della società che ha messo sul piatto diversi milioni di euro per la ristrutturazione a Calliano Monferrato – Un luogo in cui possiamo sviluppare tutte le tendenze contemporanee del turismo: organizzeremo degustazioni di prodotti locali, giornate a tema sulle attrattive monferrine, metteremo a disposizione dei nostri clienti moto e bici elettriche per le escusioni nei dintorni e, per chi non vuole fare fatica, auto cabrio per apprezzare a pieno i panorami. Una zona che promette grandi sviluppi futuri sul tema dell’accoglienza di turisti, italiani e stranieri, che amino l’immersione totale nella natura».
Lavori in corso e già quasi terminata la ristrutturazione della parte “civile” dell’ex mulino con la realizzazione di 6 bilocali per il turismo residenziale.
In quelli che erano gli spazi produttivi, dell’ex mulino troveranno posto 40 camere oltre alla sala comune, la reception e una spa. Questa tranche di lavori dovrebbe iniziare fra circa 2 mesi.
«Contiamo di terminare i lavori in un anno e mezzo e comunque entro la fine del 2026 – prosegue l’architetto Truccolo – Tutto il progetto è stato studiato per minimizzare al massimo l’impatto ambientale. Abbiamo aderito anche alla Comunità energetica rinnovabile e utilizzeremo energia elettrica prodotta dal fotovoltaico. Sarà una struttura altamente ecosostenibile, senza interventi invasivi e con utilizzo di fibra di carbonio nelle parti di consolidamento. Che poi è il settore in cui la LBGroup è leader».
Previsto anche un piano di compensazione ambientale riferito ai lavori che verranno effettuati.
«Abbiamo acquisito un’area vicino all’albergo – conferma l’architetto – nella quale verranno messe a dimora piante di pregio ambientale per compensare la produzione di Co2 dell’attività della struttura, seppur siano ridotte al minimo per tutti gli accorgimenti presi in sede di progettazione e ristrutturazione»
Circa 1200 metri quadri di area ricettiva che, considerando i diversi servizi offerti e le turnazioni necessarie, darà lavoro a diverse persone, anche se il numero esatto non è ancora stato divulgato.
Il sindaco Belluardo: «Abbiamo speso milioni di euro per abbellire il paese. E abbiamo dato il buon esempio ai privati»
Oggi sono già circa un centinaio i posti letto a disposizione dei turisti che scelgono Calliano Monferrato per una vacanza, ed entro la fine del 2026 raddoppieranno.
«E’ il sogno che si avvera – dice un entusiasta Paolo Belluardo, primo cittadino di Calliano Monferrato – Da quando ero bambino speravo che persone arrivassero da tutta Italia e da tutto il mondo per venire a fare i turisti al mio paese e questo sta avvenendo».
Un Comune di 1400 abitanti che ha visto passare la sua offerta turistica da un solo B&B registrato nel 2013 a 19 nel 2024 oltre ad un albergo quattro stelle nel cuore del borgo antico, un altro in via di costruzione (vedi articolo sopra) e numerosi immobili splendidamente ristrutturati sul mercato degli affitti brevi e delle case vacanza.
A cosa si deve questo successo turistico?
«Sicuramente ad un lavoro di promozione dell’intero territorio del Monferrato svolto dalla Regione – risponde Belluardo – Di nostro, poi, abbiamo una grande squadra formata da Pro loco e da tutte le altre associazioni che lavorano sul territorio che ogni anno mettono in piedi 40 giorni di manifestazioni ed eventi che portano sul territorio circa 35 mila persone. Che si trovano bene, perchè la maggior parte di loro torna ogni volta».
Poi c’è una parte importante di manutenzione del territorio che, negli anni, ha trasformato il borgo e le sue frazioni in piccoli gioiellini.
«In 10 anni sono stati spesi oltre 5 milioni di euro per sistemare il centro storico, il cimitero e le strade – spiega ancora Belluardo – Grazie anche ad un grande impegno dei dipendenti comunali che mi hanno sempre seguito in questa idea di “manutenzione spinta”».
Acquisizioni di immobili storici abbandonati e ristrutturati, pavimentazioni e muraglioni in materiali d’epoca, realizzazione di camminate panoramiche, recupero di piazze (su tutte piazza del Vento e quella dell’ex masseria parrocchiale): tanto lavoro per rendere ogni angolo del paese un luogo piacevole da vivere, visitare e fotografare.
Con un “effetto a cascata” molto particolare.
Perchè a Calliano Monferrato , non sono solo i beni pubblici ad essere stati recuperati, nel tempo, ma anche le case e gli immobili privati, senza particolari agevolazioni da parte del Comune se non un impegno a spianare gli ostacoli burocratici.
Una spiegazione la fornisce la vice sindaca Mariella Berutti: «I lavori pubblici di qualità hanno influenzato anche la qualità dei lavori dei privati. Siamo stati un esempio e visto che le cose belle piacciono a tutti, anche tanti cittadini privati hanno cominciato a ristrutturare case o almeno facciate e a farlo con gusto e rispetto della storicità e dell’armonia del contesto. Di suo, il Comune ha solo regolamentato il piano colore ma i nostri tecnici sono sempre stati disponibili a dare i consigli giusti per recuperi che, alla fine, danno maggior valore anche agli immobili».
Per un sogno avverato, ce n’è ancora un in fondo in fondo al cassetto del sindaco Belluardo.
«Il centro termale alla fontana della Pirenta. Ma prima o poi lo faremo».