Sono 24 i richiedenti asilo politico ospitati nei locali dell’ex Hotel Asti di viale Risorgimento
Sono 24 i richiedenti asilo politico ospitati nei locali dell’ex Hotel Asti di viale Risorgimento. Tutti di nazionalità diversa e provenienti da Camerun, Niger, Ghana, Costa d’Avorio, Guinea e Togo e in attesa di essere ricevuti dalla Commissione Territoriale di Torino che valuterà ogni singolo caso per accettare, o meno, la richiesta di asilo.
Nel frattempo, a prendersi cura di loro nel Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) dell’Hotel Asti saranno gli operatori e gli educatori della Cooperativa Leone Rosso di Aosta.
I ragazzi sono arrivati a Canelli il 1° novembre scorso e al momento stanno seguendo all’interno della struttura che li ospita un corso di cucina e alcune lezioni per avvicinarsi e comprendere la cultura del paese che li sta ospitando. «Per il futuro sono in programma anche corsi di lingua italiana al CPA di Canelli, mentre in collaborazione con l’associazione “Impo” e il Comune impegneremo i nostri ospiti in “lavori di restituzione”. In poche parole i ragazzi saranno impegnati in piccoli lavori di volontariato come la raccolta delle foglie lungo i viali. Attività che per altro stanno già svolgendo» ha spiegato la referente Veronica Fantini.
Alla notizia di questo riutilizzo delle camere della struttura, infatti, si era parlato di un primo “drappello” di arrivi a fronte di un totale di 150 profughi, ma alla Cooperativa Leone Rosso dichiarano che non è prevista, per il momento, l’accoglienza di altri richiedenti asilo.
Lucia Pignari