Dopo il divieto di feste e sagre
L’emergenza Covid-19 spegne anche la Fiera del Tartufo e la Fiera di San Martino. La decisione è arrivata in settimana, dopo la pubblicazione del nuovo Dpcm che vieta feste e sagre locali. Idea già nell’aria da qualche giorno con l’esplosione dei contagi sia in città sia in Italia «Abbiamo preso atto delle nuove direttive del governo annunciate dal premer Conte e ci siamo adattati – spiega Giovanni Bocchino, assessore a turismo, manifestazioni e commercio – Ci tenevamo a organizzare la carovana con il tartufo e il mercato di San Martino l’8 e il 15 novembre, tradizionalmente due appuntamenti di grande appeal e di interesse variegato. Il tartufo, tra l’altro, è uno dei nostri fiori all’occhiello per l’eccellenza della sua qualità molto apprezzato dai gourmet. Siamo molto dispiaciuti, l’intento di quest’anno era un rilancio di entrambe le manifestazioni, separandole per valorizzarne le peculiarità».
Non è possibile garantire il distanziamento
Cancellata, dunque, la mostra del tartufo bianco con i migliori pezzi dei trifulau scovati nelle fonde e sui crinali della Valle Belbo. Sospese anche tutte le manifestazioni collaterali, dalle degustazioni allo street food local di qualità. «Organizzare appuntamenti rispettando il distanziamento sociale anche molto ridotti non è possibile – conferma l’assessore – A parte il divieto imposto dal decreto ci sono situazioni che non possono essere disattese. Il virus circola molto velocemente, i contagi aumentano. In questo momento dobbiamo guardare alla salvaguardia della salute delle persone tralasciando momenti sì tradizionali ma che potrebbero essere veicolo per il virus».Gli fa eco il sindaco Paolo Lanzavecchia. «La decisione è stata presa dopo l’entrata in vigore del Dpcm di domenica scorsa, ma la tendenza a sospendere la Fiera del Tartufo e di San Martino era già assodata. Seppur i contagi riguardino nuclei famigliari ben individuati, dobbiamo tenere alta l’attenzione e rispettare le regole».In arrivo, nella mattinata, ci sarà il treno storico, con gli ospiti orfani della manifestazione. «Ci occuperemo dell’accoglienza di questi turisti indicando loro i ristoranti che offrono menù al tartufo e gli itinerari turistici all’aperto. Di più non si potrà fare» chiosa amaro Giovanni Bocchino.
Si punta al Natale
Ma, assicurano sindaco e assessore, non si butta la spugna. «Nonostante tutto stiamo lavorando per il prossimo Natale, in collaborazione con i commercianti locali, per regalare un po’ di colore e clima natalizio, a tutti coloro che frequenteranno la nostra Città, per uscire da un 2020 certamente non facile e con l’augurio che il 2021 possa essere un anno migliore».
Giovanni Vassallo