«Perché una Minoranza, che non si dà mai per vinta e continua a far proposte, abbandona un consiglio comunale a Canelli?Perché a tutto c’è un limite. Siamo consiglieri, ci hanno eletto i cittadinie, per mandato,siamo in Consiglio per garantire la tutela dei loro interessi: perché nessuno ci ha informato dei progetti presentati per il Recovery Fund dal Comune e abbiamo dovuto scoprire che esistevanodai giornali?Alloraabbiamo fattouna semplice richiesta: parliamone tutti insieme nel consiglio comunale. In fondo sono 30 milioni di euro, non bazzecole. Chiediamo troppo? Viene convocato il consiglio e stilato l’ordine del giorno. Ci prepariamo, potrebbe venire fuori un dibattito interessante, ma quando si apre la riunione… ecco che scatta la trappola: forse temendo critiche all’operato del Comune o della Regione, l’Amministrazione si aggrappa a vizi formali, alza la voce, minaccia addirittura azioni legali se ci permettiamo di esprimere giudizi.Niente: in Consiglio questo dibattito non s’ha da fare. Argomento troppo eversivo per la politica canellese, che considera il pensare una malattia.Allora perché stare lì a farci calpestare ancora unavolta? Ci vogliono gesti forti. La gente deve sapere.Nelle scienze politiche esiste un concetto. Si chiama “democrazia illiberale”. Cercare su Google».
Galleria
Evento
- Monica Jarre