Potrebbe diventare un’area destinata ad accogliere soggetti fragili. Oggi ospitati in una struttura nicese che, giornalmente, debbono sobbarcarsi il viaggio da Canelli e circondario per raggiungere la residenza.
L’ipotesi è sul tavolo del sindaco Paolo Lanzavecchia che, con tecnici ed assessori, sta valutando la fattibilità del progetto. Proposta che arriva dal Cisa Sud, ente che raggruppa e coordina i servizi socio assistenziali di una quarantina di comuni del sud astigiano.
L’edificio adatto è già stato individuato: l’ex pretura di via I Maggio, a pochi metri dalla Casa della Salute. Un intero piano dello stabile sarebbe dedicato all’attività diurna di ospitalità. Riutilizzo non nuovo della grande “scatola” un tempo utilizzata da giudici e pretore. Qualche anno fa, durante i lavori di ristrutturazione della scuola dell’infanzia “Specchio dei Tempi” fu la valvola di sfogo per decine di bambini che qui proseguirono i percorsi didattici. Subì l’alluvione del 1994, rimessa a nuovo dopo lo scempio provocato dall’acqua e dal fango e riadattato per scopi pubblici. Pareva destinata, anche, ad accogliere le associazioni di volontariato, ma il progetto non decollò.
“In effetti è una delle opportunità sul tavolo per il riutilizzo dell’edificio – conferma il sindaco Paolo Lanzavecchia -. Ci sono già stati contatti e al momento si stanno facendo le verifiche tecniche del caso”.
Che aggiunge: “Dobbiamo verificare i requisiti per ospitare le persone al primo piano dello stabile, gli interventi necessari e tutto quanto deve essere previsto per attrezzare i locali. Una volta completati tutti i passaggi potremo pensare alla convenzione. Per la nostra città – aggiunge il primo cittadino – è un’opportunità importante che darebbe sollievo a molte famiglie e potenzierebbe i nostri servizi”.
Sull’ex pretura, nei mesi scorsi, si erano sprecate indiscrezioni sul suo futuro. C’era chi lo riteneva idoneo per accasare alcuni uffici comunali così da alleggerire il palazzo di via Roma, ma nulla è stato fatto. “Al momento non ci sono previsioni di spostamenti – taglia corto il sindaco -. Ogni eventuale dislocazione dovrà essere prima ben ponderata e verificata con gli uffici stessi”.