Possono tirare un sospiro di sollievo le ventinove famiglie dei ragazzi iscritti al corso di operatori turistici del Pellati di Canelli: dopo settimane di tira-e-molla venerdì è arrivato
Possono tirare un sospiro di sollievo le ventinove famiglie dei ragazzi iscritti al corso di operatori turistici del Pellati di Canelli: dopo settimane di tira-e-molla venerdì è arrivato latteso via libera dal Provveditorato. Nella scuola di via Asti, sede staccata dellistituto nicese, nascerà dunque la prima classe di Periti del turismo.
Soddisfatti il sindaco Marco Gabusi e lassessore Antonio Perna che, da mesi, si stanno spendendo perché questo pezzo di realtà scolastica canellese non evapori tra lindifferenza sotto il solleone. «Esprimiamo la nostra soddisfazione per il buon esito del caso. Come già abbiamo detto nelle scorse settimane i genitori, prima ancora delle istituzioni, hanno il diritto di scegliere dove mandare a scuola i propri figli, anche considerando che i numeri minimi di costituzione della classe erano raggiunti».
Ma il cammino è stato lungo e tortuoso, irto di difficoltà spesso figlie di ordinaria burocrazia. Il primo allarme arriva a metà marzo, quando insegnanti e Comune lanciano un appello alle famiglie i cui ragazzi si avviano a sostenere lesame di terza media: iscrivetevi al corso di operatori turistici del Pellati di Canelli, è linvito. La legge prevede in 25 il numero minimo di iscritti per formare una classe: ai Periti del turismo si sono presentati in 18. Poche giorni dopo, a ridosso della chiusura delle iscrizioni, si fanno sentire ancora Gabusi e la giunta comunale che, con una lettera sottoscritta dai genitori, dove chiedono al Provveditore Alessandro Militerno che «venga attivata la classe nonostante gli alunni attualmente iscritti non raggiungano il numero previsto», sottolineando come «la tipologia dellindirizzo turistico è una scelta che, in mancanza dellattivazione della sezione di Canelli comporterebbe spostamenti ad Acqui o ad Alba a scapito sia degli alunni (tempo sottratto allo studio) sia dei genitori che dovrebbero sostenere i costi dei mezzi di trasporto».
E, perdipiù, in primavera gli studenti si erano improvvisati imbianchini dipingendo i muri delle classi mentre, prima della chiusura delle lezioni, era stato inaugurato il nuovo laboratori linguistico e informatico, uno dei più completi della provincia. Il tam tam si diffonde anche perchè la specializzazione, soprattutto in chiave di candidatura a Patrimonio dellUnesco, rappresenta un formidabile sbocco occupazionale. Fino a giugno, recita ancora la legge, è possibile ripensare liscrizione chiedendo la liberatoria agli istituti ove si è fatta la pre-iscrizione.
Ma intanto gli organici dei docenti erano stati completati, cancellando il corso del Pellati di Canelli. «Le difficoltà che sembravano essere insormontabili sono state superate grazie al buon senso di coloro che sono stati chiamati a riflettere ulteriormente su questo problema» dicono ancora Gabusi e Perna. Un gioco di squadra che ha visto muoversi in campo lamministrazione comunale, i genitori, il preside Pierluigi Pertusati e i vertici della Regione Piemonte. «Merito va allassessore regionale allIstruzione Alberto Cirio, allassessore Giovanna Quaglia e alla consigliera Rosanna Valle che hanno sostenuto il progetto».