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Casa Riposo ove ha sede anche fisiatria
Attualità

Canelli, smentita la voce di chiusura del servizio di Fisiatria

Nata dalla prolungata interruzione del servizio alla casa di riposo dovuta all’emergenza Covid. I pazienti si rivolgono ora a Nizza

Interviene il sindaco Lanzavecchia

La fisiatria di Canelli non chiuderà. Lo conferma, dopo le voci che si erano sparse nei giorni scorsi sul ridimensionamento del servizio, il sindaco Paolo Lanzavecchia. «Siamo pronti a riaprire non appena la situazione post emergenza Covid-19 si sarà assestata permettendo gli accessi in sicurezza». Smentire le cassandre che avevano paventato l’eliminazione del reparto è la priorità del primo cittadino «per non allarmare la popolazione già provata da un lungo periodo di sacrifici» dice.

Ospitata in un’ala della Casa di Riposo

Fisiatria è ospitata in un’ala della casa di riposo “Giulio e Rachele Bosca”, in via Asti. Quando il virus iniziò a circolare, erano i primi giorni di febbraio, la struttura venne precauzionalmente chiusa alle visite dei parenti degli ospiti. Così per pazienti e fisiatri che, per raggiungere il reparto, devono obbligatoriamente utilizzare l’ingresso della rsa. «Il rischio di contagio esisteva – annota Lanzavecchia -. D’accordo con l’Asl decidemmo, quindi, di sospendere le attività fisiatriche. Anche questa decisione pensiamo ci abbia consentito di superare indenni la fase acuta dell’emergenza senza problemi per gli anziani».

Provvisoriamente trasferita a Nizza

I canellesi che attualmente necessitano di cure terapiche devono recarsi all’ospedale di Nizza. Disagio che aumenta quando si tratta di persone con difficoltà motorie che, con l’allentamento delle misure sul coronavirus, speravamo di veder ripristinato il servizio in città. «Sino al 15 luglio non potremo eliminare le misure di contenimento alla casa di riposo – ribadisce Paolo Gandolfo, vicesindaco e assessore al welfare -. Queste sono linee precise alle quali dobbiamo adeguarci».

Riaprirà appena le condizioni sanitarie lo consentiranno

In questa situazione ancora difficile e in divenire un punto fermo per Paolo Lanzavecchia c’è: la certezza che non si chiuderanno né sale né ambulatori. «Proprio in questi giorni ho sentito, sull’argomento, Antonio Parisi, nuovo direttore del distretto Asl AT, il quale mi ha confermato che non c’è da parte dell’azienda sanitaria nessuna intenzione di ridimensionare fisiatria. Confermo che non appena vi saranno le condizioni sanitarie, mi auguro entro il mese di luglio, il reparto tornerà a funzionare a pieno ritmo. Su questi argomenti non si debbono fare inutili allarmismi».

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