Segnale Rai a singhiozzo. Da giorni a Canelli si levano mugugni e lamentele a macchia di leopoardo in arrivo da ogni area del comune. Scendendo da Cassinasco lungo le colline dei Merlini salendo verso Loazzolo sino a regione Monforte.
Colpite dalla mancanza di onde televisive anche le zone centrali: dal parco Boncore ai quartieri del centro storico sino sulla collina di Villanuova. Disturbi sono segnalati anche sulle colline del Moscato tra Santa Libera e Sant’Antonio. Sono partite anche proteste più vigorose: un gruppo spontaneo di canellesi ha dato vita ad una raccolta di firme da consegnare al sindaco e alla sede delle tivù di stato di Torino.
Anomalie venute a galla dopo il “trasferimento” delle bande di ricezione che, dall’inizio dell’anno, a scadenza hanno interessato tutte le regioni. L’area del sud astigiano ha visto switchare il digitale terrestre, tra cui l’HD, a inizio gennaio con tutto quanto ne è conseguito: mancanza di sintonizzazione sui televisori in uso alle famiglie, soprattutto quelli con anno di costruzione antecedente il 2018, problemi di ricezione se non totalmente assente sui canali ad alta definizione (501) e così via. Criticità che si manifesta in tutta la sua ampiezza con l’arrivo delle gradi fiction sui canali Rai e il Festival di Sanremo.
Sui canali social c’è chi ha incolpato della cattiva “cattura” dei segnali televisivi lo “spegnimento” del ripetitore televisivo installato ai Caffi di Cassinasco. Difficile comprenderne i motivi: alcuni residenti hanno spiegato che l’apparecchiatura era già spenta da tempo e che la sua gestione non è in carico alle amministrazioni comunali.
“Sono stato informato di questi problemi – commenta il sindaco Paolo Lanzavecchia – che, peraltro, non sono nuovi. Ho scritto, dunque, una lettera alla Rai informandoli di queste anomalie. Invito i cittadini a monitorare la situazione e dare informazioni ai nostri uffici. Alla Rai l’invito a risolvere in fretta la situazione”.