Sarà Trondheim, in Norvegia, la Capitale Europea del Volontariato 2023. Così è stato deciso dai giudici chiamati dal CEV, Centro Europeo del Volontariato, che hanno valutato la candidatura di quattro città, tra cui Asti.
Birgu (Malta), Oeiras (Portogallo) e Trondheim (Norvegia), insieme ad Asti, hanno portato avanti una competizione europea volta a promuovere il volontariato come elemento essenziale per la crescita e lo sviluppo dei rispettivi territori.
Oggi pomeriggio, con una diretta da Berlino, l’amministrazione comunale di Asti, guidata dal sindaco Maurizio Rasero e dall’assessore alle Politiche Sociali Mariangela Cotto, ha partecipato via streaming, ad Astiss, all’evento conclusivo culminato con la nomina del vincitore.
C’è amarezza per non aver portato a casa il risultato tanto inseguito, ma anche la certezza di aver fatto tutto il possibile per vincere e per far conoscere quel tesoro inestimabile che rappresentano le associazioni di volontariato per l’Astigiano.
«Ci abbiamo provato – ha commentato a caldo l’assessore Cotto – e siamo stati tutti molto determinati nel tentativo di vincere. Però guardiamo avanti e propongo al presidente della Fondazione CrAsti Mario Sacco di andare tutti insieme a Trondheim il prossimo anno così da imparare come hanno fatto loro e riprovarci per il 2024 o il 2025. Comunque questa candidatura non è costata nulla al Comune e vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contributo a portarla avanti».
Anche per Mario Sacco, presidente della Fondazione, il risultato importante fatto da Asti è dato dalla grande attività svolta dalle associazioni di volontariato: «State facendo un lavoro eccezionale – ha evidenziato – e il periodo del Covid l’ha dimostrato ampiamente».
Il volontariato di Asti è comunque arrivato in fondo ad un’esperienza che gli ha dato modo di “contarsi”, di vedere le proprie competenze messe davanti ad una prova importante con la responsabilità di rappresentare l’Italia in Europa.
Non qualcosa di poco conto se si considerano le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciate proprio oggi in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato: «Il volontariato è una straordinaria energia civile che aiuta le comunità ad affrontare le sfide del tempo e le sue difficoltà – ha dichiarato Mattarella – Rinsalda i legami tra le persone, è vicino a chi si trova nel bisogno, riduce i divari sociali, promuove l’accoglienza e la sostenibilità».
Tutte verità che abbiamo toccato con mano in questi lunghi mesi di pandemia nei quali le associazioni di volontariato astigiane non si sono mai fermate. «Ringrazio Mariangela Cotto per l’impegno che ci ha messo – ha aggiunto il sindaco Rasero – e per aver trascinato molte altre persone in questa avventura. Già essere arrivati tre i primi quattro è per noi una vittoria. Abbiamo creato una rete che continuerà a lavorare anche in futuro. Sapevamo che la Norvegia avrebbe potuto vincere perché, a differenza dell’Italia, non era mai accaduto prima. Ma anche noi andiamo a casa come vincitori e dobbiamo essere contenti di questo».
Presenti ad Astiss, in attesa di conoscere l’esito della competizione, anche gli assessori alla Cultura Fabrizio Imerito, ai Lavori Pubblici Stefania Morra, il vicesindaco Marcello Coppo, il consigliere comunale Pierfranco Verrua, che si è occupato dalla regia della diretta con Berlino e ha creato tutti i video promozionali della candidatura e Ljuba Grandinetti, referente del progetto per conto dell’assessorato alle Politiche Sociali.
Una risposta
Anche se le votazioni berlinesi non sono state a noi favorevoli sono orgogliosa di appartenere al volontariato astigiano al quale ho iniziato a dare il mio apporto ponendomi, a “gioioso servizio” degli anziani, nell’ormai lontano 1974.
La voglia di rimettere in pista l’Associazione Amici Ca.Ri., che quest’anno, pur in sordina, ha compiuto 25 anni, c’è sia da parte della sottoscritta che dei non più giovani volontari ma occorre vedere come si comporterà il virus che per ora ci tiene lontani dagli amati ospiti di tante strutture piemontesi e liguri con i quali nel tempo abbiamo davvero e sempre “fatto famiglia”! Patrizia Porcellana