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Attualità

Caritas, apre il market
per le famiglie in difficoltà

A fronte di un aumento vertiginoso della povertà anche a livello astigiano, con 1.081 famiglie in più rispetto al 2013 secondo l’annuale report Caritas, così come annunciato a inizio marzo, ha

A fronte di un aumento vertiginoso della povertà anche a livello astigiano, con 1.081 famiglie in più rispetto al 2013 secondo l’annuale report Caritas, così come annunciato a inizio marzo, ha inaugurato martedì scorso l’emporio solidale dove le famiglie in maggiore difficoltà potranno ricevere dai volontari i generi alimentari scelti su un catalogo e pagare la spesa con un’apposita tessera a punti. «Abbiamo preso spunto da un’iniziativa già avviata con successo a Parma, dove l’emporio solidale sostiene 900 famiglie – spiega Beppe Amico, dal 2006 direttore della Caritas di Asti – Una sfida che si pone come obiettivo quello di fornire un aiuto concreto attraverso progetti mirati che abbiano lo scopo di indirizzare temporaneamente gli aiuti a un determinato numero di famiglie nella consapevolezza della scarsa efficacia del “dare poco a tanti”».

I volontari dei centri di ascolto compileranno una domanda a nome delle famiglie interessate nella quale verranno specificate le caratteristiche economiche e sociali, quindi sarà stilata una graduatoria che terrà conto di una serie di parametri oggettivi (numero di componenti, dichiarazione ISEE, invalidità, sfratto, condizione lavorativa) per l’attribuzione delle tessere e del valore in punti che varierà a seconda del numero di componenti del nucleo familiare: 1 persona 240 punti, 2 persone 357 punti, 3 persone 459 punti, 4 persone 561 punti, da 5 a più persone 663 punti. La tesserà avrà un valore di tre mesi, ma i punti saranno caricati in tre scaglioni mensili per evitare che siano consumati tutti in breve tempo. Nel primo mese avranno accesso all’emporio solidale 25 famiglie, che saliranno a 50 a partire dal secondo mese e a 75 a partire dal terzo.

Attualmente gli scaffali dell’emporio solidale sono stati riempiti con generi alimentari, prodotti per l’igiene della persona e della casa, abiti e scarpe nuovi grazie alle offerte di privati e associazioni, all’appoggio economico garantito dalla Fondazione CrAsti, alla Combipel di Cocconato e al titolare della Cooperativa 3A Giorgio Guasco che ha fornito i primi prodotti a prezzo di costo, aiutato nell’organizzazione dell’emporio e, in occasione dell’inaugurazione, ha dichiarato che presso le casse dei suoi punti vendita saranno sistemate cassette per una raccolta fondi a sostegno dell’iniziativa. «Con il denaro delle donazioni i 20 volontari impegnati nella gestione dell’emporio provvedono all’acquisto di un paniere di alimenti base che dovranno essere sempre disponibili sugli scaffali dell’emporio come latte, zucchero, biscotti, pane, pasta, riso, salsa di pomodoro, tonno, legumi in scatola. È importante però – ha sottolineato Amico – che aziende, negozi e supermercati ci diano il loro sostegno, magari destinando all’emporio quei prodotti prossimi alla scadenza o il pane rimasto invenduto a fine giornata».

L’emporio solidale è in via del Soccorso 3 (zona ex caserma dei carabinieri di via Zangrandi). Sarà attivo a partire dal 14 aprile il martedì dalle 9 alle 12 e il venerdì dalle 15 alle 18. All’inaugurazione sono intervenuti la direttrice della Fondazione CrAsti Vittoria Villani e il vescovo Francesco Ravinale.

Marzia Barosso

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