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Casa di riposo S Giuseppe (1)
Attualità

Case di Riposo, la replica del direttore Zampicinini

I sindacati chiedevano risposte

Dopo l’assemblea pubblica tenutasi il 26 giugno davanti ai cancelli della Casa di Soggiorno San Giuseppe di Castelnuovo Don Bosco in cui i rappresentanti sindacali delle tre sigle FP CGIL, CISL FP e UILTUCS, preoccupati per la tutela dei posti di lavoro, chiedevano di avere risposte dalla direzione e dal CdA della struttura in merito alla sostituzione della cooperativa Kursnana, intenzionata a recedere dall’appalto in corso, il direttore, ingegner Franco Zampicinini, interviene per puntualizzare e smentire alcune affermazioni pronunciate in quella sede.
«Ritengo gravemente lesivo della mia persona e della struttura che dirigo da 28 anni – dice Zampicinini riferendosi alla Casa di riposo “E. Serra” di Cocconato – sostenere che “il modello Cocconato sia fallimentare” come è stato detto dai sindacalisti. La struttura è accreditata presso l’ASL e da quest’anno è riconosciuta dalla Regione Piemonte come Azienda Pubblica di Servizi alla Persona. Presenta i posti quasi tutti occupati ed è economicamente solida. I parenti degli ospiti sono pienamente soddisfatti dei servizi erogati e nell’emergenza coronavirus non abbiamo avuto casi positivi né tra gli ospiti né tra il personale.»

Querelle a distanza

La querelle a distanza con i sindacati si riferisce alla proposta di indire un appalto congiunto Cocconato-Castelnuovo per sostituire l’uscente Kursana. Da parte sindacale la preoccupazione è volta a mantenere l’attuale livello occupazionale e il rispetto delle condizioni di lavoro del Contratto Nazionale. «Ci è stato comunicato dalla presidente del CdA della San Giuseppe – hanno detto Francesca Delaude della Cgil, Alessandro Delfino della Cisl e Ferdinado Ferrigno della Uil in una recente conferenza stampa – che non ci sarà il, per noi, temuto appalto congiunto con Cocconato, ma che a Kursana subentrerà la terza azienda in graduatoria della gara precedente.»
Si tratta della KCS proveniente dalla provincia di Monza e Brianza. «La seconda in graduatoria – precisano i sindacati – la bolognese “Ancora Servizi”, ha ritenuto non interessanti le condizioni economiche offerte per gestire la struttura di Castelnuovo.»

Zampicinini: “L’appalto congiunto avrebbe rappresentato molteplici vantaggi”

Non la pensa così l’ingegner Zampicini che spiega: «L’appalto congiunto con Cocconato avrebbe presentato indubbi e molteplici vantaggi, primo fra tutti un risparmio di due terzi dei costi della gara con un non disprezzabile risparmio di 20mila euro sul valore dell’appalto, oltre all’agevolazione nella preparazione delle complesse operazioni di predisposizione dei documenti per la pubblicazione e svolgimento della gara, la maggiore appetibilità dell’appalto per gli operatori economici, la razionalizzazione del personale per l’appaltatore e l’erogazione di servizi per un numero limitato di ore. In più l’appalto unico non avrebbe creato alcuna dipendenza della casa di riposo di Cocconato da quella di Castelnuovo, mantenendo ciascuna la sua autonomia.»
Dati i difficili rapporti di comunicazione con la San Giuseppe, i sindacati chiedono che il cambio appalto sia siglato in Prefettura a garanzia di tutte le parti coinvolte: “Non faremo sconti sui posti di lavoro e sulle ore necessarie a garantire i servizi agli ospiti”.

Carmela Pagnotta

Nella foto sopra, la Casa di Riposo di castelnuovo Don Bosco

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