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Cerruti (M5S): «Bilancio fuffa, al settimo anno i nodi vengono al pettine»

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle attacca l’amministrazione Rasero sul documento contabile appena approvato in aula

Dopo l’approvazione del Bilancio di previsione 2024, continua la querelle tra minoranza e maggioranza sulle scelte operate dall’amministrazione comunale. Di seguito pubblichiamo l’intervento del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Massimo Cerruti.

La maggioranza si è quindi approvata il Bilancio di Previsione 2024 che in realtà sarebbe meglio definire fuffa in arrivo 2024.

Dopo averci raccontato 6 anni di bilanci ingessati cause esterne prendendo come spunto dal 2020 in avanti il Covid caduto a fagiuolo, ora nel settimo i nodi vengono al pettine.

1) Lo sviluppo della città tutto incentrato da anni sulla Logistica: il Sindaco si rende aihmé conto che non potremo essere il retroporto di Genova, lo sarà Alessandria con i suoi 32 binari. Ad Asti resterebbe, forse, qualcosa del “trasporto su gomma”: tir, traffico, inquinamento. Per indorare la pillola si cita il “biodiesel” ma questo non è panacea, produce anch’esso polveri sottili, ossidi di azoto ancora maggiori e per produrre gli oli si devastano aree del pianeta, e poi come si farebbe a controllare i mezzi in ingresso cosa bruciano? In un noto film la si definirebbe una emerita supercazzola!
Il Sindaco di fronte all’evidenza infatti è costretto ad ammettere testuale che sulla logistica siamo già “partiti perdenti”; perché lo si scopre ora e non è stato detto prima e perché puntiamo ed investiamo giocando a perdere?

2) Incomprensibile e ridicola l’Agevolazione Imu per gli immobili Asl: perché non abbiamo risorse per i cittadini ed andiamo a regalare mancette al bilancio regionale della sanità che nulla andranno ad incidere su cifre di ordini ben superiori? Non è mica che si voleva avere un argomento, seppur demagogico, da poter spendere fra poco nella Campagna elettorale alle porte…

3) A proposito di Asl, il 2019 era sbandierato come l’anno del Vecchio Ospedale, poi più nulla sul degrado immobili vuoti rimasti lì intatti senza che amministrazioni dello stesso colore non solo abbiano risolto il problema ma manco progettato una soluzione

4) Nulla di concreto in tema ambientale per la Terza Città più inquinata d’Italia avvolta nella morsa di traffico e smog con un Piano Urbano del Traffico pagato, redatto, stravolto con decisioni fuori programma su parcheggi e viabilità ed infine amaramente cestinato.

5) Una Tariffa rifiuti sempre carissima che non accenna a calare ed una nuova raccolta verticale che sarà fallimentare e costosissima, milionate di euro che dovremo ammortizzare per soddisfare le mire dei soci privati.

6) Tutta la sicurezza affidata solo a qualche telecamera in più e nessun piano di prevenzione e sensibilizzazione dei cittadini analogamente a quanto riguarda il decoro urbano. La città non è pulita e curata ma in previsione non vi è nessuna azione di controllo e provvedimenti previsti per i pochi che deturpano e sporcano a danno di tutti gli astigiani perbene.

7) La cultura ancora delegata ad altri e fuori dal controllo del Comune che si riduce a mostre costosissime e irrilevanti. Manifestazioni come il Festival delle Sagre con una organizzazione ed un finanziamento sempre incerto, il Palio con le risorse per una nuova pista di allenamento della quale non ci è stato detto né il luogo, il progetto ed il costo. Palio stesso per il quale andrebbe tutelata la sua immagine senza deroghe da esponenti illustri non all’altezza: non va bene girarsi dall’altra facendo finta che a certi livelli la questione etica possa essere separata dal ruolo.

Qualche emendamento è stato approvato anche se è una goccia nel mare ed a seguito di un ricatto del sindaco di volere in cambio l’avallo di tutto il resto nefasto. Un modo di concepire la politica del do ut des al quale non ci si è piegati.

Questo in estrema sintesi il Bilancio di Previsione 2024 definito dal Sindaco “Il più bello degli ultimi 20 anni” al quale ho votato contro come ha ben fatto tutta l’opposizione.

Massimo Cerruti, consigliere Movimento 5 Stelle

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