Il ruolo degli Stati Uniti nel futuro del cibo in tutto il mondo. E' quanto mostra il padiglione Usa, che intavola una discussione globale sulla sfida di riuscire a nutrire più di 9 miliardi di
Il ruolo degli Stati Uniti nel futuro del cibo in tutto il mondo. E' quanto mostra il padiglione Usa, che intavola una discussione globale sulla sfida di riuscire a nutrire più di 9 miliardi di persone nel 2050. Non a caso, il tema della sua partecipazione è "American food 2.0: uniti per nutrire il pianeta." Basato su un concetto aperto, che si richiama a un tradizionale granaio americano, grande zona agricola verticale, da cui viene ricavato un raccolto ogni giorno proprio per rendere omaggio alla tradizione americana legata all'agricoltura, il padiglione mostra come la leadership del Paese, in ambito alimentare globale, sia responsabile, diversificata, e la sostenibilità sia ottenuta con la scienza, la tecnologia, il libero scambio.
Nello specifico, il padiglione intende promuovere da un lato la conoscenza e dall'altro la passione per la tradizione culinaria americana, sottolineandone il talento, l'imprenditorialità e valorizzando nella fattispecie gli Usa come destinazione privilegiata per il business e il turismo. Dai campi alla tavola, a livello locale e globale, gli Stati Uniti stanno affrontando, infatti, i temi della sostenibilità, sicurezza alimentare, accesso al cibo, nutrizione e spreco. Tant'è che il mondo del business e quello scientifico sono scesi in prima linea, proprio in materia di sostenibilità e innovazione, in ambito alimentare e agricolo, con l'obiettivo di contribuire a nutrire il mondo, impegnandosi in questa direzione con l'Italia e in tutta Europa.
In nome di un coinvolgimento divertente e informativo dei visitatori, il padiglione racconta anche la storia del cibo americano, della sua innovazione, diversità e imprenditorialità, abbracciando, tra l'altro, tematiche inerenti alle relazioni internazionali, la politica, la cultura culinaria, la nutrizione e la salute. Richiama l'attenzione sulle soluzioni per sfamare il mondo anche il Brasile. Soluzioni che il Paese collega alla propria capacità tecnologica in ambito agricolo, finalizzata ad estendere la produzione di cibo e le relative esportazioni, riuscendo a soddisfare così le necessità della società, senza però svalutare le risorse principali del territorio e quindi la biodiversità.
Riconosciuto come uno dei più grandi produttori agricoli, ma meno noto per quanto riguarda il settore tecnologico, il Brasile si presenta appunto con il tema dal titolo "Sfamare il mondo con soluzioni" e un padiglione di 4.133 mq, per mezzo del quale presenta al mondo le proprie attività di ricerca, i modelli di produzione e consumo del cibo. Tre, nello specifico, gli approcci alla base della sua partecipazione: quello tecnologico, per evidenziare lo sviluppo e l'affidabilità del Paese; culturale, per rendere nota la sua pluralità, attraverso i prodotti alimentare e la cucina; sociale, in nome dell'estensione della democratizzazione del cibo, garantendo, in definitiva, un'alimentazione sana e sufficiente per tutti.