È stata installata l’antenna telefonica nei pressi della storica chiesa romanica di San Felice. Si dovrebbe chiudere così la vicenda che ha visto contrapposti da un lato l’azienda Wind, a favore dell’opera, e dall’altro un gruppo di cittadini che ne contrastava fortemente l’esecuzione. Contrasto che è arrivato prima al Tar e poi al Consiglio di Stato che ha definitivamente deciso a favore dell’installazione.
Una vicenda vecchia di anni che risale al settembre 2019 quando il Comune, allora guidato da Flavio Miniscalco, firma un contratto con la Wind che lo impegna per 18 anni, da cui trarrà un canone di 5.500 euro l’anno. La Soprintendenza per i beni culturali è intervenuta estendendo il vincolo di tutela a tutto il colle e i lavori vengono sospesi. Da questo atto parte la querelle burocratica finita con la sentenza del Consiglio di Stato.