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Cirio e Rasero incontro di giunte
Attualità

Cirio e Rasero: «Intenti comuni per l’Astigiano»

Ecco le priorità emerse durante l’incontro tra il presidente della Regione Alberto Cirio, il sindaco di Asti Maurizio Rasero e le rispettive giunte

Regione Piemonte e Comune di Asti fanno squadra

Le premesse affinché qualche grande progetto si sblocchi ci sono tutte, ma toccherà alla Regione definire i tempi per dare risposte certe alle richieste arrivare durante il confronto tra il presidente Alberto Cirio, il sindaco di Asti Maurizio Rasero e le rispettive Giunte. Venerdì pomeriggio, nell’ex sala consiliare adattata per l’occasione con un lungo “tavolo istituzionale”, si è tenuto l’atteso, primo, confronto tra le due amministrazioni: da una parte Rasero con i suoi assessori, dall’altra Cirio e la sua squadra di cui fanno parte anche l’ex presidente della Provincia Marco Gabusi e l’ex sindaco di Coazzolo Fabio Carosso.

«Questo, ad Asti, è il primo di una serie di incontri che verranno programmati con le Giunte di tutto il territorio piemontese – ha spiegato Cirio – E’ stata l’occasione di un confronto tra amministrazioni che intendono collaborare nell’interesse del territorio».

Asti è stato il primo capoluogo di provincia a incontrare la nuova amministrazione regionale: «Per noi un motivo di orgoglio – ha osservato Rasero – Oggi è l’occasione per l’inizio di un percorso che vogliamo sia contraddistinto da una comunità di intenti con l’amministrazione regionale».

I temi sul tavolo

Il confronto tra Cirio e Rasero non poteva che toccare temi caldi per Asti e il suo territorio, spesso progetti che si trascinano da anni tra buone intenzioni, brusche frenate e annunci più o meno credibili: dalla realizzazione del collegamento Sud/Ovest con il secondo ponte sul Tanaro, allo sblocco degli ex immobili dell’Asl, fino al completamento dell’Asti-Cuneo, per non parlare della necessità di investire sull’ospedale Massaia e di prevedere, per Asti, una nuova vocazione tra turismo e polo per la logistica. Questi i temi affrontati da Cirio e Rasero e di certo la convergenza sui punti principali sarà utile per cercare di coordinare azioni comuni in vista degli obiettivi fissati.

Asti-Cuneo e Sud/Ovest

Ad esempio, sull’Asti-Cuneo, il presidente Cirio ha ricordato l’aspetto più importante per la nostra città: «Quest’opera rappresenta un’opportunità non solo per avvicinare due città, ma anche per le opere di compensazione che sono ad essa connesse, come la tangenziale Sud/Ovest che consentirebbe alla città di Asti di decongestionare il traffico in entrata». E’ stato l’assessore Marco Gabusi a spiegare come potrebbe essere finanziato il collegamento Sud/Ovest: «Ci sono almeno tre dossier: le opere compensative della Torino-Piacenza, dell’Asti-Cuneo e il contratto di programma con l’Anas».

Gli ex immobili dell’Asl

La partita sull’ex ospedale e l’ex maternità di Asti sarà strategica per rilanciare intere zone di Asti nell’ottica di recuperare due tra i vari contenitori vuoti. Su questo punto è stato l’assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi, ex sindaco di Santo Stefano Belbo, a spiegare cosa si sta facendo per sbloccare la situazione: «E’ previsto un progetto regionale di riqualificazione o vendita che riguarda anche le strutture di altre province». Fino ad oggi la questione riguardava solo Asti perché gli ex immobili Asl fanno parte di un’ipotetica permuta immobiliare tra Comune e Regione. Ipotesi ancora valida, ma il ragionamento sull’intero patrimonio immobiliare delle aziende sanitarie riguarderà anche Alba e Bra. Tempistiche? Brevi, stando a quanto confermato dal neo assessore.

Dal vice presidente della Regione Fabio Carosso sono arrivate rassicurazioni sull’intenzione di sveltire l’iter delle pratiche urbanistiche e di una forte attenzione sui parchi regionali.

Durante la conferenza stampa con i giornalisti, che si è svolta dopo il tavolo degli amministratori, Cirio ha confermato di essere al lavoro su diversi fronti tra cui l’iter per il riconoscimento dell’autonomia del Piemonte, come già fatto da altre regioni, e sulla partita per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 «nelle quali il Piemonte mette a disposizione i suoi impianti, a cominciare da quello del Bob che nuovo costerebbe circa 150 milioni di euro – ha precisato – mentre con pochi soldi potremmo rimettere in funzione il nostro facendo risparmiare parecchio agli organizzatori».

Sempre per quanto riguarda lo sport, l’assessore Fabrizio Ricca ha annunciato la candidatura del Piemonte a ospitare le Universiadi invernali 2025 dopo quelle già ospitate nel 2007.

Prima di salutarsi, il presidente Cirio ha chiesto al sindaco Rasero di preparare un dossier con tutte le principali osservazioni fatte durante l’incontro e le proposte del caso.

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