Non poteva mancare Asti alla Notte dei Ricercatori che venerdì si festeggerà in 23 città italiane in contemporanea. E, da noi, si sdoppierà fra l'Università di piazzale De Andrè e l'Oasi
Non poteva mancare Asti alla Notte dei Ricercatori che venerdì si festeggerà in 23 città italiane in contemporanea. E, da noi, si sdoppierà fra l'Università di piazzale De Andrè e l'Oasi Wwf di Villa Paolina a Valmanera. All'Università dalle 15 alle 18 verranno aperte le porte per conoscere da vicino i progetti di Asti Città Green e l'Incubatore non tecnologico di imprese giovanili dove sono previsti gli incontri con giovani progettisti.
Dalle 16,30, sempre all'università, verranno presentati i centri e le reti per la riparazione e il riuso di apparecchiature e di oggetti di uso quotidiano a cura dell'agenzia di sviluppo Lamoro. Villa Paolina accoglierà gli incontri più strettamente legati alla natura e alla salvaguardia ambientale. Dalle 18 verranno presentate le attività della scuola di biodiversità e alle 19, con Oscar Maioglio, si parlerà di Otonga, la foresta "nublada" dell'Ecuador oggettto di ricerca di un giovane entomologo astigiano con la partecipazione di padre Giovanni Onore, missionario e presidente della Fondazione Otonga.
Dall'Ecuador alle colline astigiane poi con l'intervento di Enrico Caprio che presenterà i risultati preliminari di studi su invertebrati e uccelli nei vigneti astigiani, frutto di sei anni di ricerche svolte dall'Università degli Studi di Torino. Seguirà la cena vegetariana (costo 18 euro, prenotazione obbligatoria al 0141 470269) su prenotazione e, alle 21, visita al museo naturalistico, focus sui lepidotteri notturni indicatori di biodiversità, osservazine dalla postazione dedicata per l'ascolto dei richiami notturni.