Cerca
Close this search box.
Colletta alimentare 2020
Attualità

Colletta alimentare 2020, diminuita l’adesione dei cittadini

Distribuita su più giorni, l’iniziativa solidale ha registrato un successo inferiore rispetto al passato

Una colletta alimentare, quella targata 2020 che, come diceva lo slogan, “ha cambiato la forma ma non la sostanza”.
La pandemia in corso ha infatti modificato la 24esima edizione di questa importante iniziativa promossa dal Banco Alimentare che, quest’anno, oltre ad essere stata attiva per un periodo di tempo più lungo (dal 21 novembre all’8 dicembre anziché per solo giorno), alla classica borsa della spesa riempita con prodotti alimentari ha dovuto sostituire una più anonima, ma altrettanto utile, “gift card” da 2, 5 e 10 euro.
Purtroppo però, l’adesione delle persone è stata molto inferiore a quella riscontrata negli anni passati: anche in questo caso l’emergenza sanitaria, con i gravi problemi economici creati, ha lasciato il segno.
«Un’esperienza strana», l’ha definita Giuseppe Ferrero, responsabile del magazzino del Banco Alimentare di Asti. In tutta Italia la raccolta è stata stimata in circa 2.700 tonnellate di cibo. Poco, pochissimo, se si pensa che la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare nel 2019 aveva fruttato, in Piemonte, 770 tonnellate di cui oltre 43 tonnellate solo in Asti e provincia.
«Non abbiamo ancora i dati del Piemonte e della nostra provincia – puntualizza Giuseppe Ferrero – ma siamo comunque all’incirca a un terzo della raccolta abituale».
Inoltre nei supermercati aderenti, per motivi di sicurezza e distanziamento e per evitare i temuti assembramenti, non sono stati presenti i volontari che con il loro calore avrebbero potuto coinvolgere un numero maggiore di persone, facendo la differenza. In calo anche i supermercati astigiani che solitamente aderivano all’iniziativa, «passati dai circa cento delle scorse edizioni – sottolinea ancora Ferrero – a circa una trentina».
La situazione sanitaria del nostro Paese ha quindi influenzato negativamente anche questo evento, cui hanno sempre collaborato numerose associazioni come l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, la Società San Vincenzo De Paoli o la Compagnia delle Opere Sociali. «Sicuramente essere riusciti a farla è stato comunque positivo» conclude. «Gli effetti più concreti di questa anomala Colletta Alimentare li avremo solo più avanti quando, nei prossimi mesi, potremo realmente distribuire il cibo alle famiglie bisognose».

Monica Jarre

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link